Spari a Palazzo Chigi: inizia a Roma processo d’appello per Preiti

Calabria Cronaca

Inizia oggi, davanti alla prima sezione penale della Corte d'Appello di Roma, il processo di secondo grado per Luigi Preiti, il disoccupato calabrese di 46 anni che il 28 aprile 2013, davanti a palazzo Chigi, spari contro alcuni carabinieri, ferendone tre fra cui il brigadiere Giuseppe Giangrande. In primo grado Preiti era stato condannato a 16 anni di reclusione.

In aula è presente anche Martina Giangrande, figlia del brigadiere gravemente ferito durante l'attentato e rimasto tetraplegico. Per aver sparato a lui e ad altri due carabinieri, mentre era in corso il giuramento del Governo Letta, Preiti è stato condannato il 21 gennaio 2014 al termine del giudizio con rito abbreviato, per tentato omicidio plurimo, detenzione e porto abusivo di arma e ricettazione.

h 17:24 | Luigi Preiti, il disoccupato di Rosarno che il 28 aprile del 2013, giorno del giuramento del governo Letta, fece fuoco davanti a Palazzo Chigi ferendo alcuni carabinieri, deve essere condannato a 18 anni di reclusione, due in più di quelli rimediati il 21 gennaio scorso davanti al gup Filippo Steidl.

È la richiesta formulata dal sostituto procuratore generale Francesco Mollace ai giudici della prima corte d'appello di Roma. Preiti, presente in aula e per il quale la difesa ha rinnovato una richiesta di perizia psichiatrica, deve rispondere di tentato omicidio plurimo, detenzione e porto abusivo di arma e di ricettazione.

I sei colpi esplosi dalla sua beretta 7 e 65, secondo il gup, furono "inequivocabilmente idonei ed univocamente diretti a procurare la morte dei carabinieri Giuseppe Giangrande, Francesco Negri, Delio Marco Murrighile e Lorenzo Di Marco". La sentenza è prevista per il 10 febbraio. (AGI)




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