Spari a Palazzo Chigi: gip, Preiti può restare a Rebibbia
Le condizioni di salute di Luigi Preiti, arrestato il 28 aprile per aver ferito due carabinieri davanti a palazzo Chigi, sono compatibili con il regime carcerario e per questo deve rimanere recluso a Rebibbia. Lo ha deciso il gip del tribunale di Roma, Bernadette Nicotra, che oggi ha respinto un'istanza presentata dai difensori di Preiti che sostenevano l'incompatibilita' delle condizioni psicofisiche del loro assistito con il carcere. Nell'istanza presentata dai difensori di Luigi Preiti, gli avvocati Mauro Danielli e Raimondo Paparatti, venivano evidenziate le critiche condizioni psicofisiche del loro assistito e per questo si chiedeva il trasferimento dal carcere in altra struttura più idonea. Alla richiesta dei difensori di Preiti il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Antonella Nespola avevano espresso parere negativo.
Il disoccupato di Rosarno resterà quindi a Rebibbia nel reparto di osservazione psichiatrica in isolamento. Il proiettile calibro 22 recuperato dagli esperti della scientifica a piazza Colonna è, per la procura di Roma, estraneo alla vicenda avvenuta domenica 28 aprile e culminata con l'arresto di Luigi Preiti, che ha ferito a colpi d'arma da fuoco due carabinieri. Il calibro 22, di cui hanno dato notizia alcuni quotidiani, sarebbe un proiettile "datato" e recuperato nell'intercapedine di un tombino a oltre 50 metri da palazzo Chigi. Preiti ha invece esploso in tutto sette colpi di pistola del calibro 7,65. (Agi)