Occhiuto: “Prioritario il ripristino del viadotto Italia”
Il tema caldo della viabilità autostradale, dopo il crollo parziale del Viadotto Italia, è stato al centro di un incontro tra il Presidente della Provincia Mario Occhiuto, insieme a dirigenti e amministratori provinciali e il capo compartimento dell’Anas per l’A/3 Salerno Reggio Calabria, Sebastiano Wancolle, accompagnato dai suoi collaboratori.
“L’Anas – ha rassicurato Wancolle - è al lavoro, in collaborazione con la Procura di Castrovillari, per riaprire quanto prima possibile al traffico il tratto dell’autostrada, compreso tra gli svincoli di Laino Borgo e Mormanno. Il tratto, come tristemente noto, è stato chiuso a seguito del tragico incidente mortale sul lavoro verificatosi a marzo, che ha portato al provvedimento di sequestro dell’area del viadotto Italia. L’ingegnere ha assicurato che, non appena la Procura avrà completato le indagini, l’Anas provvederà alla riparazione della pila danneggiata e alle attività connesse al ripristino della sicurezza strutturale, che, si auspica, porteranno all’apertura al traffico dell’autostrada, prima dell’inizio della stagione estiva”.
Una previsione che, tuttavia, non offre certezze e che con l’avvicinarsi del periodo estivo rischia di congestionare fino al blocco, la percorribilità della strada alterativa, ovvero la Ss 18 che costeggia tutti i comuni del Tirreno cosentino. Per tale motivo il Presidente Occhiuto ha tenuto a sollecitare l’ingegnere Wancolle a pensare a soluzioni alternative, nel caso in cui le previsioni di riapertura dovessero essere smentite, o per il protrarsi delle indagini della Procura o per l’allungarsi dei tempi di ripristino e messa in sicurezza del tratto autostradale. Dubbi alimentati anche dal consigliere provinciale, con delega alla viabilità, Gianfranco Ramundo, che ha riferito di un incontro con i colleghi sindaci del Tirreno, tutti in allerta per la situazione che si prospetta tra poche settimane, ossia l’aumento esponenziale del volume di traffico dei mezzi pesanti sulla Ss 18.
Dopo un approfondito dibattito, il capo compartimento Anas ha prospettato un piano alternativo per evitare tale paralisi, ovvero studiare la possibilità di deviare il traffico da Lauria nord, proseguendo in direzione Policoro, percorrendo poi la statale jonica, con rientro in autostrada da Tarsia. Questo eviterebbe ai veicoli, e in particolare ai mezzi pesanti, di ingolfare il tratto tirrenico che attualmente rappresenta il percorso alternativo, che va da Lagonegro a Falerna. Si tratta, al momento, di una proposta che dovrà essere vagliata a tutti i livelli, con gli enti interessati e con i dirigenti nazionali Anas, ma che potrebbe rappresentare un’alternativa che farebbe tirare un sospiro di sollievo agli amministratori della costa tirrenica e ai villeggianti che, da giugno a settembre, percorrono quotidianamente quel tratto stradale.