Per gli inquirenti è legato alla cosca Giampà, sequestrati immobili e società
Beni per un valore di oltre 500 mila euro sono stati sequestrati stamani, dai finanzieri dal Gico del Nucleo di polizia tributaria Catanzaro, a Luciano Trovato, soggetto che gli inquirenti ritengono legato alla famiglia di ‘ndrangheta dei Giampà di Lamezia Terme.
Trovato, insieme ai fratelli, è stato coinvolto più volte in operazioni di polizia in materia di criminalità organizzata e che hanno interessato proprio l’area della piana lametina. Nell’ambito di una di queste, l’operazione “Perseo”, la scorsa estate è stato condannato, dalla Corte d’Appello di Catanzaro, a quattro anni di reclusione.
LE INDAGINI patrimoniali condotte dalla Guardia di Finanza, e che hanno portato al provvedimento di sequestro, evidenzierebbero “una netta sproporzione” tra i beni risultati nella sua disponibilità effettiva ed il suo tenore di vita, rispetto ai redditi dichiarati e alle attività economiche svolte ufficialmente.
I sigilli sono così scattati alle quote di otto unità immobiliari a Lamezia Terme, alle quote societarie di un’azienda del settore di autocarrozzeria e commercio di autovetture, e ad una parte di un’attività economica che gestisce un rinomato locale della movida giovanile lametina, già sequestrato, in ambito penale, per una vicenda relativa ad una presunta interposizione fittizia di beni.
Il valore complessivo del patrimonio sequestrato ammonta ad oltre 500 mila euro. Il provvedimento è stato richiesto dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, coordinata dal procuratore della repubblica Nicola Gratteri, ed è stato emesso dal tribunale del capoluogo calabrese.