Estorsione con l’aggravante mafiosa: Teodoro e Giuseppe Crea restano in carcere

Reggio Calabria Cronaca

Presunta estorsione con l’aggravante mafiosa. Questi i reati contestati al presunto boss di Rizziconi, Teodoro Crea, e a suo figlio Giuseppe, detenuti in carcere per aver sottratto con la forza dei mezzi agricoli a due imprenditori reggini: Giuseppe e Nino De Masi.

La merce - che non è stata mai pagata - ammonterebbe ad un valore commerciale di circa 180mila euro.

Le accuse sono state confermate dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria che ha stabilito rispettivamente per padre e figlio una pena da scontare pari a dodici anni di reclusione per il primo e di otto per il secondo.