Sport negato in città, Kroton nuoto: lettera aperta delle mamme degli atleti
Riceviamo e pubblichiamo lettera aperta delle mamme di alcuni giovani atleti della Kroton nuoto sulla questione legata al diritto di fare sport negato ai loro figli. La lettera è firmata da Marika, Simona, Ketty, Lorella, Alba, Rossana, Michela, Maria, Barbara e Artura:
“Egregio direttore,
chi le scrive è un gruppo di mamme, stanche, esauste, che oggi finalmente trova il coraggio di denunciare una situazione che accomuna i nostri figli e che sarà impossibile sostenere.
I nostri ragazzi sono gli atleti della Kroton Nuoto, gli stessi atleti che da oltre dieci anni rappresentano la nostra città nelle più grandi manifestazioni nazionali accanto alle più forti e blasonate società di nuoto italiane.
I nostri ragazzi sono gli stessi che fino all’anno scorso sentivano tutti i giorni l’odore del cloro nella loro amata piscina olimpionica di Crotone. Quello che è successo è al vaglio degli inquirenti e noi non possiamo fare molto, ma è doveroso da parte nostra denunciare quella mancata solidarietà che dovrebbe essere scontata nello sport.
Quasi ogni giorno i nostri ragazzi sono costretti a viaggiare (ospitati a titolo gratuito da diverse società calabresi) per poter raggiungere la piscina più vicina, nonostante nella nostra città sia presente una struttura di proprietà della provincia gestita da una asd che anche a pagamento ci nega la possibilità di entrare in acqua, giustificandosi col pretesto (secondo noi non vero) di non avere spazio.
I nostri ragazzi sono stanchi, noi genitori siamo stanchi. Se Crotone è veramente la città dello sport, allora non si dovrebbe negare la possibilità agli atleti di perseguire i loro sogni e le loro passioni. A quanto pare c’è qualcuno che oggi si diverte a voler togliere questo diritto ai ragazzi; lo inviteremmo a farlo mentre li guarda negli occhi.”