Palamilone, Costantino: vicenda dai contorni esorbitanti e paradossali
“Ritengo doveroso intervenire sugli organi di stampa per fornire ai cittadini crotonesi una corretta informazione – a cui hanno diritto – sulla vicenda del Palamilone, che sta assumendo contorni esorbitanti e paradossali.” - Lo scrive in una nota stampa il Commissario Straordinario del Comune di Crotone, Tiziana Costantino -
“Il “Palamilone”, bene di proprietà comunale, - si legge - viene a tutt'oggi detenuto da un soggetto privato, il cui titolo di possesso era dichiaratamente di natura provvisoria, rimosso dal mondo giuridico con un atto di revoca, che ha comportato il venir meno della gestione temporanea da parte del Consorzio “Momenti di Gloria”.
Tale atto di revoca esplica i suoi effetti ed è efficace in quanto il TAR della Calabria, fin da aprile scorso, ha rigettato la richiesta cautelare del Consorzio di sospenderne gli effetti.”
“Il TAR - scrive ancora il Commissario - aveva in quella sede vietato l'ulteriore utilizzo dell'immobile senza autorizzazione comunale, specificando che l'iter di rientro in possesso e nella disponibilità da parte del Comune deve trovare conclusione.
Infatti il Comune ha adottato tutti gli atti finalizzati a completare il processo di reimmisione in possesso del bene, superando definitivamente la gestione provvisoria del Consorzio, la cui legittimità era stata già messa in discussione.”
“Nei provvedimenti adottati, - si legge ancora - che si sono succeduti da aprile ad oggi e da ultimo il Decreto emesso nella data di ieri, il TAR della Calabria ha disposto che l'immobile di proprietà del Comune non può essere utilizzato da nessuno senza autorizzazione dell'Ente proprietario, ed ha evidenziato come il Consorzio non abbia utilizzato il tempo concesso dal Comune a partire dal 28 maggio scorso per almeno avviare un ordinato sgombero della struttura.
Con il Decreto di ieri il TAR citato non ha accolto la domanda cautelare di sospensione del provvedimento di sgombero nei confronti del Consorzio ma sospeso, fino alla nomina del perito, l'esecuzione delle sgombero dei beni mobili limitatamente a quelli eventualmente appartenenti soltanto a due associazioni facenti parti del Consorzio.”
“Pertanto - si legge infine - occorre evitare che, attraverso messaggi fuorvianti, si possa cadere nella confusione tra la re-immissione in possesso dell'immobile del Comune che rimane impregiudicata e lo sgombero di alcuni beni mobili, la cui integrità verrà salvaguardata secondo le disposizioni del TAR.
Dispiace constatare che, invece, stamane si è impedito all'Ente pubblico di rientrare in possesso del suo bene immobile, a inosservanza di un ordine emesso dall'autorità.
Come ha anche sottolineato il TAR Calabria, rientrando il bene nella disponibilità comunale non si impedisce l'esercizio dello sport da parte dei cittadini, ma si consente all'amministrazione Comunale di mettere a questo fine le sue strutture a disposizione delle associazioni sportive e dei cittadini, attraverso adeguate procedure.”