Fondi per il teatro, sette i rinvii a giudizio
Sono sette i rinvii a giudizio disposti dal gup del Tribunale di Catanzaro, Antonio Battaglia, nei confronti delle persone indagate nel procedimento sulla presunta illecita gestione dei fondi regionali da destinare al teatro.
I coinvolti sono indagati a vario titolo per turbata libertà degli incanti, in particolare per l’assegnazione del contributo per la realizzazione di iniziative culturali, da finanziare nel 2016, nell’ambito della selezione indetta dal dipartimento regionale “Turismo e beni culturali, istruzione e cultura”.
Ma sono anche accusati di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, in relazione all’affidamento, da parte del dipartimento regionale “Turismo e beni culturali, istruzione e cultura”, nell’anno 2017, di contributi gravanti sul fondo unico cultura.
A processo sono finiti Adriana Toman, accusata di entrambi i reati commessi dal momento che secondo l’accusa avrebbe sfruttato la posizione goduta in seno alla Regione Calabria per “essere la compagna del presidente della Regione Gerardo Mario Oliverio”.
Rinvio a giudizio anche per Antonio Sicoli, critico d’arte, direttore del Maon, Museo d’arte dell’Otto e Novecento di Rende; Gianclaudio Festa, coordinatore dell’avvocatura regionale; Dario Borruto, avvocato dell’Avvocatura regionale; Pasquale Giorgio Piraino, Angela Rotella, (rispettivamente presidente e componenti della commissione di valutazione); Marco Silani, direttore artistico della compagnia “Porta Cenere”. Per loro il procedimento inizierà il 13 ottobre 2021.
Rito abbreviato invece per Sonia Tallarico, dirigente generale del dipartimento regionale “Turismo e beni culturali, istruzione e cultura” e Giacinto Gaetano, componente della commissione di valutazione per fondi da destinare ai teatri. Per entrambi il processo inizierà il 3 marzo.
Nel processo sono state ammesse in qualità di parti civili la Regione Calabria e le associazioni Officina Teatrale (riconosciuta persona offesa) e Dracma (in veste di associazione danneggiata e portatrice di interessi collettivi). Entrambe le associazioni, che sono rappresentante dall’avvocato Michele Gigliotti, hanno denunciato la presunta mala gestione dei fondi per il teatro.