Appalti Calabria: conclusa dopo due ore udienza Riesame per Oliverio
È durata due ore, al Tribunale del Riesame di Catanzaro, l'udienza per la discussione della richiesta della revoca dell'obbligo di dimora a carico del presidente della Regione, Mario Oliverio, indagato per abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta "Lande Desolate" della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo calabrese su presunti appalti "pilotati". Al termine dell'udienza, il Tribunale del Riesame si è riservato la decisione nei prossimi giorni.
"Abbiamo fornito tutti gli elementi a discarico rispetto ad accuse che riteniamo infondatissime". Lo ha detto l'avvocato Enzo Belvedere, legale del presidente della Regione, Mario Oliverio, parlando con i giornalisti al termine dell'udienza al Tribunale del Riesame di Catanzaro nella quale è stata discussa la richiesta di revoca dell'obbligo di dimora disposto nei confronti del governatore nell'ambito di un'inchiesta della Dda del capoluogo su presunti appalti "pilotati".
"La Procura - ha reso noto l'avvocato Belvedere - era rappresentata da tre pubblici ministeri che si sono divisi il compito di replicare alla difesa: secondo noi, hanno replicato malamente perché gli indizi sono davvero effimeri, se ve ne sono. Siamo fiduciosi che ci sarà un accoglimento del nostro ricorso. Secondo noi - ha proseguito il legale di Oliverio - l'accusa è debole: la Procura non ha depositato nuovi elementi, sono gli stessi elementi che aveva nell'ordinanza. I giudici si sono riservati, riteniamo che entro due giorni massimo decidano".
"Il presidente Oliverio è sereno", ha poi concluso l'avvocato Belvedere rispondendo a una domanda dei giornalisti all'uscita dal palazzo di giustizia di Catanzaro.
CORRUZIONE | La Procura di Catanzaro ha emesso un nuovo avviso di garanzia a carico del presidente della Regione Calabria, in cui viene ipotizzata a suo carico l'accusa di corruzione. L'avviso rientra nella stessa inchiesta (Clicca qui) che il 17 dicembre scorso aveva portato all'emissione dell'obbligo di dimora nei confronti di Oliverio con l'accusa di abuso d'ufficio.