Wanda Ferro a difesa del tribunale di Lamezia Terme
“Se dovesse essere confermato quanto trapelato da fonti ufficiose, cioè che il Governo avrebbe deciso di procedere alla soppressione del Tribunale di Lamezia Terme, ci troveremmo di fronte ad una scelta irragionevole e iniqua, che avrà pesanti ripercussioni sul territorio e sul buon funzionamento dell’amministrazione della giustizia”. E’ quanto afferma Wanda Ferro, presidente della Provincia di Catanzaro. “Ci risulta del tutto incomprensibile – prosegue il presidente Ferro - la decisione di salvare dalla soppressione alcuni tribunali che si trovano in situazioni analoghe, sacrificando invece gli uffici giudiziari lametini, che insistono in un territorio interessato da una presenza sempre più pervasiva e violenta della criminalità mafiosa. La chiusura del Tribunale di Lamezia creerà confusione e ritardi nell’attività giudiziaria, ma sarà soprattutto un pessimo segnale nei confronti dell’intera società civile e delle istituzioni del territorio impegnate in prima linea nella lotta quotidiana per affermare la cultura della legalità nel territorio. Chiudere un importante presidio giudiziario come quello lametino per lo Stato significa l’abbandono del campo e un incoraggiamento alle attività illegali delle cosche, ai soprusi e alla violenza. Chiudere il Tribunale di Lamezia non può che alimentare tra i cittadini un sentimento di sfiducia nei confronti dello Stato che sembra voler abbandonare questo territorio ad un destino segnato”.
“Come Provincia di Catanzaro – prosegue Wanda Ferro - abbiamo chiesto formalmente al Governo, ma anche al Parlamento e al Capo dello Stato nella sua qualità di presidente del CSM, di rivedere un provvedimento così disastroso, e abbiamo invitato tutti gli ottanta comuni della provincia a sostenere questa battaglia che non è la semplice difesa di ragioni di campanile, ma una istanza fortemente motivata e rafforzata dalle approfondite riflessioni del Consiglio dell’ordine degli avvocati, dei Giovani avvocati, da molti rappresentanti delle forze politiche, delle organizzazioni sindacali e dal mondo culturale non soltanto lametino. Con la chiusura del Tribunale, e evidente che la ‘giustizia’ avrà costi maggiori per l’intero sistema forense, che andranno inevitabilmente a riversarsi sui cittadini. Molti dei quali saranno costretti a decidere se sopportare i maggiori costi del giudizio, oppure a trovare vie alternative - ed evidentemente illegittime - per risolvere le proprie controversie. Ma il prezzo maggiore sarà quello che l’intero territorio, con le sue realtà economiche e sociali, sarà costretto a pagare ad una criminalità lasciata libera di prendere il sopravvento. Purtroppo, nella falsa convinzione di ottenere dei risparmi alla spesa pubblica, si continua a tagliare in maniera scriteriata istituzioni che forniscono servizi efficienti e utili ai cittadini. La chiusura di importanti tribunali avrà, così come per le Province, costi per lo Stato e per la collettività di gran lunga superiori alle risorse che si pensa di risparmiare”.
“Per questo – dice infine il presidente Ferro - esprimo la mia vicinanza e il mio sostegno al presidente Spadaro, all’intera magistratura lametina, agli avvocati e a tutti gli operatori del sistema forense, invitando ancora una volta i rappresentanti degli ottanta comuni della Provincia, gli ordini professionali, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, i cittadini tutti, ad intervenire a difesa del Tribunale. Ma non c’è dubbio che la responsabilità principale ora passa in capo a tutti rappresentanti al Parlamento nazionale, ai quali faccio appello affinché senza distinzioni di appartenenza geografica o politica, costringano il Governo a rivedere la decisione sul destino del Tribunale di Lamezia Terme, ricordando magari che l’esecutivo, evidentemente non legittimato dal voto popolare, non può che far conto sul sostegno e la fiducia delle forze parlamentari. Resto comunque fiduciosa nella sensibilità e nell’attenzione del ministro della Giustizia Paola Severino, certa che saprà assumere una decisione non meramente ragionieristica, ma che tenga conto del ruolo particolare, complesso e fondamentale del Tribunale di Lamezia Terme nell’intero territorio”.