Prima giornata della manifestazione “Nutriamoci di Vita”

Catanzaro Salute
Un momento dell'incontro

La necessità di un approccio terapeutico multimodale nella cura dei Dca e la forte complessità delle patologie ad essi legate è, in sintesi, ciò che è emerso dallo svolgimento della prima giornata di studi “Nutriamoci di Vita”, la campagna di formazione ed informazione sui disturbi alimentari pensata dalla Ra.Gi onlus e coorganizzata con la Fondazione Calabria Etica, ente in house della Regione Calabria, e la collaborazione dell’assessorato comunale alla Pubblica Istruzione.

Il convegno scientifico di apertura, che è stato moderato dallo psichiatra Michele Rossi, si è svolto il 27 ottobre presso l’auditorium di Fondazione Betania ed ha visto l’intervento di illustri relatori che si occupano, a vario titolo, dei Dca.

A dare inizio ai lavori è stata Cristina Segura Garcia, psichiatra e docente di psichiatria all’Umg di Catanzaro, con l’intervento dal titolo “I Disturbi del Comportamento Alimentare: definizione, caratteristiche diagnostiche e rilevanza attuale”. La relazione della prof.ssa Segura, (coordinatrice, tra l’altro, di un network regionale sui Dca) ha fornito tutta una serie di dati, che hanno contribuito ad accrescere la conoscenza di queste patologie, le quali “costituiscono un mondo ancora poco studiato e che meriterebbe senz’altro maggiore attenzione”, come lei stessa ha sottolineato.

“Ben venga la molteplicità di approcci terapeutici nella cura di questi disturbi”, ha affermato la psichiatra, “patologie molto complesse che nascono soprattutto dalla ricerca ossessiva di una bellezza ideale. Un percorso pericoloso che può condurre anche alla morte, ma che può anche essere curato”, ha proseguito la Segura, che ha poi evidenziato come “il 15% dei pazienti affetti da disturbi alimentari muore a causa di complicanze cardiache, spesso perché la patologia viene sottodiagnosticata”. Un altro dato importante che mostra la complessità dei Dca è quello relativo all’insorgenza di altri disturbi ad essi correlati. “Nel 98% dei casi, infatti, i pazienti possono presentare anche patologie psichiatriche aggiuntive come disturbi dell’umore, disturbi di personalità e alcune volte anche problemi legati all’uso di alcool o droghe”, ha concluso Segura.

L’importanza delle dinamiche familiari e dei rapporti genitore-figlio, nell’insorgenza dei disturbi alimentari in adolescenti e pre-adolescenti è stata alla base della lezione magistrale “Disturbi del Comportamento Alimentare: un modello integrato di valutazione e di trattamento”, svolta da Giuseppa Carmela Russo, neuropsichiatra infantile di Catania. A seguito è stata la volta del Gruppo Operativo Interdisciplinare Permanente sui Dca dell’Asp di Catanzaro, rappresentato dalle dottoresse Luigia Barbieri e Maria Mumoli che hanno relazionato appunto sull’ “Esperienza di cura ambulatoriale del Gruppo Specialistico Multidisciplinare dell’Asp”. Tra gli aspetti trattati dalla Mumoli c’è stato quello della prevenzione, che è stato alla base della relazione filosofico-sociale sul tema dell’anoressia, svolta subito dopo dalla dott.ssa Isolina Mantelli del Centro Calabrese di Solidarietà.

A seguire l’intervento della presidente della Ra.Gi onlus, Elena Sodano, danzamovimentoterapeuta Adip, con la relazione dal titolo “Uno spazio senza … dalla percezione del corpo all’espressione della vita emozionale”, che ha evidenziato l’importanza della terapia corporea nella cura dei Dca.

Concetto ribadito dal dottor Vincenzo Bellia, psichiatra e danzamovimentoterapeuta di Catania, che con la sua lezione magistrale dal titolo “Il corpo protagonista della psicopatologia e della cura”, ha messo in evidenza il fatto che “la problematica dei Dca è legata alla distorsione dell’immagine corporea ed all’impoverimento relazionale. Situazione alla quale la danza terapia cerca di porre rimedio”, ha affermato Bellia, “tentando di ripristinare lo scambio relazionale e nel contempo favorendo una continua evoluzione dell’immagine corporea”. “Nutriamoci di Vita” proseguirà oggi con il laboratorio pratico esperienziale “Io, Noi, il Corpo” condotto dal prof. Bellia, sempre nell’auditorium di Fondazione Betania, e si concluderà lunedì 29 all’auditorium Casalinuovo con la giornata di prevenzione “Quasi Perfetti” dedicata alle scuole.