Cinema: l’agente “007” italiano Nicola Longo ospite al MGff
Registi, produttori, attrici, cantanti, musicisti e anche un super poliziotto. Questi i protagonisti indiscussi della X edizione del Magna Graecia Film Festival svoltasi a Catanzaro dal 27 luglio al 4 agosto 2013. Quest’anno la rassegna cinematografica dedicata ai giovani autori e diretta da Gianvito Casadonte ha voluto ospitare un personaggio “insolito”, Nicola Longo.
Un uomo - si legge in una nota - di origine calabrese che ha fatto parlare di sé nel mondo grazie al suo impegno nella lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti e il crimine organizzato, diventando, negli anni ’70 - ’80, un vero e proprio “eroe”. Le sue operazioni sotto copertura hanno portato all’arresto dei più importanti boss della ‘Ndrangheta, della Camorra, degli esponenti della Banda della Magliana fino ai capi indiscussi del Clan dei Marsigliesi con il conseguente smantellamento dei laboratori per la trasformazione della morfina base in eroina pura a Marsiglia. Vicende che hanno ispirato, tra l’altro, il film Il braccio violento della legge diretto da William Friedkin.
Un poliziotto, ex campione di pugilato e lotta libera, apprezzato in Italia ma anche in America (ha lavorato per il Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica (SISDE), per il Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI) per il Drug Enforcement Administration (DEA) e per altri servizi federali del Dipartimento di Giustizia americano) che ha saputo conquistare anche il cuore di Federico Fellini, che lo aveva soprannominato “il poeta con la pistola”. Ed è proprio su di lui e sulle sue avventure poliziesche che il noto cineasta italiano aveva deciso di girare un film. Un’opera incompiuta a causa della scomparsa improvvisa del regista. Una storia che aveva anche commosso e suscitato l’interesse dello sceneggiatore Tonino Guerra.
Ed è proprio su questo rapporto “speciale” tra Nicola Longo, Federico Fellini e Tonino Guerra che si è aperta la terza serata del Magna Graecia Film Festival. Sul palco Gianvito Casadonte ha voluto che Nicola Longo raccontasse qualche aneddoto sulla loro amicizia per poi lasciare la parola al produttore e manager delle star di Los Angeles, Oscar Generale, che è uno dei maggiori sostenitori della storia di questo “super poliziotto” e che ha lavorato affinché l’opera incompiuta di Fellini venisse realizzata: “Ho voluto che Nicola fosse qua – ha sottolineato Generale - per dire a tutti i Calabresi di non guardare sempre all’America ma di prestare attenzione anche all’Italia in quanto avete in casa dell’oro che ancora non avete scoperto. Nicola secondo me è oro per questa città, per questa terra”. Poi un po’ commosso ha aggiunto: “Ho parlato con Francis Ford Coppola di questo progetto e lo sta valutando. Sono particolarmente emozionato perché ho dedicato cinque anni della mia vita a questa storia”.
La serata è poi proseguita con un video documentario, girato nella primavera del 2012, dove Tonino Guerra parla di questo film e sottolinea come: “Nicola ha una vita così importante, di una forza limpida e questo coraggio chiaro l’ho sempre amato… e gli ho detto perché non scrivi queste tue avventure gigantesche? Tutto quello che io ho letto e che ho visto alla televisione che hanno girato sulle tue avventure poliziesche non è niente di fronte a quello che hai fatto veramente… Anche Fellini si è incantato delle storie de La valle delle farfalle, che hanno ispirato il film, e che voleva senz’altro fare. Tante volte mi ha impegnato per vedere come scrivere la sceneggiatura. Ma Federico era anche innamorato della vita di Nicola, addirittura andava anche in moto con lui, cosa che non avrebbe mai fatto con nessun altro... Io su Nicola ci punto molto…perché veramente quello che presenta è eccezionale e lui è un uomo di cui l’Italia si dovrebbe vantare, un poliziotto che ha fatto il suo dovere in un modo incredibile … altro che Serpico e altri noti personaggi.. .insomma Nicola se li mangia tutti!”.
Una vita rocambolesca, piena di adrenalina quella di Nicola Longo che a proposito del film e della possibilità che si realizzi afferma: “Sono profondamente colpito dalla tenacia e dall’interesse che Oscar Generale ha avuto e che continua ad avere nel sostenere questo progetto. Alla fine del 2004 ho lasciato la Polizia e ora mi sono concentrato sulla scrittura. Ho ripreso in mano e sto rivedendo alcuni soggetti che potrebbero a breve diventare dei romanzi o dei memoriali. Attualmente si parla sempre più spesso e si esaltano i criminali mentre credo che sia giusto cominciare a far conoscere le gesta di coloro che hanno rischiato o dato la propria vita per il bene comune e nel rispetto della legge. Il primo libro che sto rivedendo è “La valle delle farfalle”, un romanzo che narra del mio lavoro, della mia caparbietà nel lottare contro il male, non accettando nessun compromesso e mettendo alla luce i misfatti di una parte del Sistema deviato che mi ha sempre osteggiato cercando addirittura di uccidermi.
In realtà questo libro era stato pubblicizzato nel 2007 ma al momento della sua pubblicazione ho preferito ritirarlo dal mercato a causa delle continue minacce riservate ai miei figli ancora in tenera età. Oggi che molti dei personaggi del libro sono morti e che molti segreti sono venuti alla luce ho deciso di ripubblicare il testo integralmente. Sto anche rivedendo la sceneggiatura di Fellini intitolata “Poliziotto, storie vere di Nicola Longo” che il Maestro aveva scritto su di me e che ho deciso di trasformare in una serie di racconti che ricordano un periodo drammatico della nostra Repubblica”.