Palmi: operazione ‘Onta 2’, emessa la sentenza di primo grado

Reggio Calabria Cronaca

Il Giudice dell’udienza Preliminare presso il Tribunale di Palmi, Giulio G. De Gregorio, ha emesso oggi la sentenza conseguente al giudizio abbreviato del procedimento “Onta 2”.

L’operazione traeva spunto da una trasmissione atti effettuata dalla Procura Distrettuale di Reggio Calabria che, nell’ambito delle intercettazioni disposte durante le indagini “Onta”, aveva ravvisato l'ipotesi di reato di competenza della Procura Palmese. In particolare, dal contenuto delle intercettazioni sarebbero state ricostruite alcuni reati come l'induzione alla falsa testimonianza, oltre che illecite detenzioni d’armi da sparo.

Da qui l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare (nel corso delle quali durante le perquisizioni erano stati ravvisati degli allacci abusivi all’Enel, poi contestati) e la successiva scelta del rito abbreviato, operata dalla quasi totalità degli imputati.

Oggi, al termine della requisitoria del Pubblico Ministero e delle discussioni delle difese, l’esito del giudizio di primo grado con rito abbreviato. Queste le condanne: Gregorio Cacciola, del 1958, 2 anni e 4 mesi di reclusione (ipotesi di induzione alla falsa testimonianza); Domenico Cacciola e Roberto Cacciola, 8 mesi di reclusione (ipotesi d’illecita detenzione di arma comune da sparo); Gregorio Cacciola, del 1951, 2 anni e 8 mesi di reclusione (ipotesi d’illecita detenzione di arma comune da sparo); Giovanni Nocera, 9 mesi di reclusione (allaccio abusivo energia elettrica e gas); Ornella Napoli 6 mesi reclusione (allaccio abusivo energia elettrica).

Pronunciate anche alcune assoluzioni; il GUP Palmese, infatti, ha scagionato Gregorio Cacciola del 1958 (difeso da Giovanni Vecchio e Nico D’Ascola) dall’ipotesi di minaccia finalizzata alla falsa testimonianza. Assolti, infine, Gianfranco Nocera (difeso da Davide Vigna) e Giovanni Nocera (difeso da Francesco Collia) dall’ipotesi di illecita detenzione d’armi che li vedeva imputati, con la formula "perché il fatto non sussiste".