Operazione “Rinascita”, domani decisione del riesame

Catanzaro Attualità

Si conoscerà domani il responso del tribunale del riesame di Catanzaro nei confronti dei primi nove indagati coinvolti nell'operazione antidroga battezzata "Rinascita" che hanno proposto ricorso contro i provvedimenti cautelari cui sono stati sottoposti. Davanti ai giudici, oggi, si sono tenute le discussioni dei difensori (tra questi figurano gli avvocati Antonio Ludovico, Maria Aiello e Anselmo Mancuso) che hanno chiesto l'annullamento o la revoca delle misure disposte a carico dei propri assistiti, e cioè Luca Bianco, Vitaliano Bianco, Rosa Sacco, Gianluca Berlingieri, Marcello Berlingieri, Fiore Bevilacqua, Alessandro Bevilacqua, Cosimo Bevilacqua, Marisa Passalacqua, tutti finiti in custodia in carcere, tranne Marisa Passalacqua che si trova ai domiciliari. L'operazione "Rinascita" è scattata nel capoluogo calabrese all'alba del nove novembre, per l'esecuzione di 73 provvedimenti cautelari disposti su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Associazione armata finalizzata al traffico di droga l'accusa principale mossa ai numerosi indagati dell'inchiesta, considerati dagli inquirenti membri di due gruppi criminali nomadi contrapposti: quello facente capo a Domenico Berlingieri, 50 anni, e quello guidato da Silvano Berlingieri, 39 anni, detto "Pacciani". Gli zingari, sempre secondo la tesi della pubblica accusa, avrebbero avuto la totale gestione del mercato della droga in tutti i quartieri a sud della citta' di Catanzaro, con importanti rapporti con esponenti della 'ndrangheta del reggino e, soprattutto, con una inquietante disponibilita' di armi micidiali, tra cui fucili, pistole e mitra Kalashnikov.

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