Droga: operazione “Rinascita”, fratelli tornano in libertà
Sono tornati in libertà, con la sola misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di Catanzaro, i fratelli catanzaresi Luca e Vitaliano Bianco, di 32 e 38 anni, coinvolti nell'operazione antidroga battezzata "Rinascita". Il tribunale della liberta' ha infatti accolto il ricorso dei difensori, gli avvocati Antonio Ludovico, Piero Chiodo ed Enzo Ioppoli, consentendo ai due indagati di lasciare gli arresti domiciliari, dove si trovavano dal 25 novembre scorso, quando il Riesame ha sostituito per loro la custodia in carcere con gli "arresti a casa". L'operazione "Rinascita" e' scattata nel capoluogo calabrese all'alba del nove novembre scorso, per l'esecuzione di 73 provvedimenti cautelari disposti su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Associazione armata finalizzata al traffico di droga l'accusa principale mossa ai numerosi indagati dell'inchiesta, considerati dagli inquirenti membri di due gruppi criminali nomadi contrapposti: quello facente capo a Domenico Berlingieri, 50 anni, e quello guidato da Silvano Berlingieri, 39 anni, detto "Pacciani". Gli zingari, sempre secondo la tesi della pubblica accusa, avrebbero avuto la totale gestione del mercato della droga in tutti i quartieri a sud della citta' di Catanzaro, con importanti rapporti con esponenti della 'ndrangheta del reggino e, soprattutto, con una inquietante disponibilita' di armi micidiali, tra cui fucili, pistole e mitra Kalashnikov. Per i numerosi imputati di "Rinascita" la Procura ha chiesto il giudizio immediato fissato per il prossimo 8 luglio.