Indagata per l’operazione “Rinascita” ricoverata in ospedale
Lascia il carcere per il ricovero al reparto di Nefrologia dell'ospedale "Pugliese" di Catanzaro Rosa Sacco, una delle 79 persone indagate nell'ambito dell'operazione antidroga denominata "Rinascita". La decisione e' arrivata dal giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro che, accogliendo la richiesta del difensore, l'avvocato Antonio Ludovico, ha sostituito per la donna la misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari, per l'appunto presso una struttura sanitaria, in virtu' della perizia del dottore Massimo Rizzo, il quale ha confermato l'incompatibilità delle condizioni di salute della Sacco con il regime carcerario. La donna ha infatti subito un trapianto di rene e, dopo l'arresto avvenuto con il blitz "Rinascita", durante la detenzione presso la casa circondariale di Potenza ha avuto gravi problemi di salute, che l'hanno costretta al ricovero presso l'ospedale di Matera. Immediato l'intervento del difensore che, ora, ha ottenuto il ricovero della sua assistita a Catanzaro, in attesa dell'udienza preliminare. Contestualmente il legale ha anche ottenuto l'alleggerimento di una seconda misura cautelare, disposta a carico della Sacco nell'ambito di una successiva inchiesta antidroga della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, denominata "Chiosco". In questa recente indagine la donna e' stata raggiunta da un provvedimento di divieto di dimora in Calabria, oggi sostituito con l'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria per la firma.