Processi ai Mancuso e ex vertici della Mobile: bocciata la richiesta di riunificazione
Processi ai Mancuso e ex vertici della Mobile: bocciata la richiesta di riunificazione
La Corte d’appello di Catanzaro ha rigettato la richiesta della Dda di Catanzaro per la riunione dei processi “Black Money” e “Purgatorio”.
L’istanza è stata rigettata per impedire l’aumento dei tempi processuali e perché la Corte d’Appello ha ritenuto inutile risentire gli stessi testimoni che erano già stati ascoltati in primo grado.
Alla riunione dei due procedimenti si sono opposti i difensori degli imputati, come avvenne già dinnanzi al Tribunale di Vibo, dove la Procura antimafia aveva chiesto praticamente la stessa cosa.
Anche in quella sede i giudici decisero per la separazione dei due procedimenti penali che seguirono dunque strade autonome fino a sentenza.
I processi proseguiranno pertanto in appello in modo separato. Il primo vede tra gli imputati presunti capi e gregari del clan Mancuso di Limbadi, mentre il secondo riguarda due ex dirigenti della Squadra Mobile di Vibo, Maurizio Lento (assolto in primo grado dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa) ed Emanuele Rodonò (condannato per una presunta rivelazione del segreto d’ufficio), e poi l’avvocato vibonese Antonio Galati, condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa (LEGGI).