‘Ndrangheta: arresto poliziotti, s’indaga su fascicoli scomparsi
Fascicoli con archiviazioni non portati all'attenzione del Gip perchè scomparsi e trascrizioni delle intercettazioni non totalmente accurate. C'è anche questo nell'ordinanza del gip distrettuale Abigail Mellace che il 25 febbraio ha portato in carcere l'avvocato Antonio Galati e gli ex vertici della Squadra Mobile di Vibo, Maurizio Lento e Emanuele Rodonò.
Giovedì prossimo l'inchiesta approderà al Tribunale del Riesame. Ai due poliziotti si contesta, fra le altre cose, di non aver vigilato sulla corretta sbobinatura di alcune intercettazioni effettuata successivamente dai Carabinieri.
Per l'episodio erano finiti sotto inchiesta per falso e favoreggiamento aggravato dalle finalità mafiose altri due poliziotti della Squadra Mobile di Vibo che avevano proceduto all'ascolto diretto delle intercettazioni, ma la Dda di Catanzaro il 31 ottobre 2011 ha chiesto nei loro confronti l'archiviazione.
"Questo giudice - scrive il gip Mellace - non dispone tuttavia del fascicolo relativo al procedimento in questione in quanto si attesta in atti che il medesimo non è stato rinvenuto in archivio".
Altra "anomalia" dell'inchiesta la si rinviene poi in ordine ad altre intercettazioni che riguardano l'avvocato Galati in quanto il gip Mellace sottolinea che le stesse potranno servire a provare l'aggravante mafiosa "se saranno confermate anche all'esito della trascrizione più accurata possibile della conversazione". (AGI)