Calabria, prove tecniche di riapertura: due ordinanze “liberano” le prime attività
Prove tecniche di riapertura in Calabria dove - in attesa della fine del lockdown stabilito dal Governo - la presidente della Regione ha firmato ieri due diverse ordinanze con la che quali, tecnicamente, “libera” da alcuni vincoli imposti durante la fase emergenziale dell’epidemia da Covid-19.
In sintesi, dal prossimo lunedì, 27 aprile, saranno riconsentite le prestazioni di specialistica ambulatoriali, finora sospese se non urgenti, così come le riaperture domenicali e festive delle attività commerciali “consentite”; le consegne a domicilio di cibi da parte delle attività ristorative; ma anche le uscite per i soggetti affetti da autismo e per i minorenni accompagnati dai genitori. Permessi, infine, gli spostamenti, anche fuori comune, per quanti si occupino di attività agricole o gestiscano piccoli allevamenti di animali.
Nel dettaglio, la prima ordinanza, la n. 35 (QUI), riguarda appunto le disposizioni relative alle prestazioni di specialistica ambulatoriale, che ferma restando la piena applicazione delle misure nazionali e regionali di contenimento del virus vigenti nel territorio regionale, oltre a quelle in urgenza, mai sospese, consente dal 27 aprile le prestazioni nelle strutture private accreditate e autorizzate che siano in grado di garantire le misure minime indicate nell’allegato della stessa Ordinanza e negli studi medici professionali nei quali, tenendo conto della specifica dimensione organizzativa, queste misure siano applicabili.
Rimangono permessi ovviamente i ricoveri urgenti, o le prestazioni di riabilitazione ospedaliera ed extraospedaliera acuta, post acuta ed estensiva, di ambito oncologico (incluse le prestazioni di II livello previste dalle campagne di screening oncologico), e le attività programmate volte alla tutela della salute materno-infantile. Consentite, ancora, le vaccinazioni, che devono essere garantite con le adeguate precauzioni e contingentazioni.
L’altra ordinanza, la 36 (QUI), stabilisce che già ieri, 24 aprile e in tutta la regione è revocato l’obbligo di chiusura domenicale e nei giorni festivi delle attività commerciali consentite, ferme restando le prescrizioni, gli indirizzi e le misure nazionali e regionali vigenti.
Le attività a cui è consentita la consegna a domicilio, in proprio o per conto terzi, che è permessa con la sola modalità della prenotazione telefonica o online, e sempre nel rispetto delle norme igienico-sanitarie nelle diverse fasi di produzione, di confezionamento, di trasporto e di consegna dei cibi, devono comunicare questa circostanza al Suap del Comune competente, con le modalità già fissate dalle norme di settore.
Viene poi consentita la possibilità ai soggetti autistici di uscire, ovvero di potersi spostare oltre la prossimità della propria abitazione, anche fuori dei limiti di residenza o domicilio, in caso di necessità e nei casi di problematiche comportamentali gravi e tali da imporre le uscite esterne per contenere aspetti auto-aggressivi ed aggressivi.
Anche i minorenni, accompagnati da un genitore, possono uscire di casa ma ferme restando le misure di distanziamento e di protezione già stabilite nei provvedimenti nazionali e regionali.
Confermata infine la possibilità degli spostamenti giustificati per motivi di assoluta necessità e correlati allo svolgimento delle attività agricole e di conduzione di piccoli allevamenti di animali, da parte di agricoltori e possibili, con le limitazioni specificate, anche da e verso comuni diversi da quelli della propria residenza (QUI).