Guerra dei tavolini. Santelli “Boccia…ta”: il Tar dà ragione al Governo, ordinanza “stoppata”
La partita sulla ormai nota “guerra dei tavolini” se l’aggiudica il Governo. Il Tar della Calabria ha difatti accolto il ricorso contro l’ordinanza con cui, alla fine del mese scorso, la governatrice Jole Santelli aveva autorizzato una serie di riaperture in Calabria tra cui appunto bar e ristoranti con i tavoli esterni (QUI).
Contro questa decisione si era scatenata prima la reazione del Ministro degli affari regionali, Francesco Boccia ma anche del premier Giuseppe Conte (QUI).
Il Governo aveva dapprima diffidato la Regione (QUI) e poi presentato ricorso tramite l’Avvocatura generale dello Stato per chiederne la sospensione.
Il Tar della Calabria, nella seduta attesa per oggi (QUI), ha così annullato l’ordinanza nella parte in cui dispone proprio la possibilità di riaprire bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie e agriturismi che somministrano esclusivamente i prodotti con i tavoli all’aperto (QUI il testo)
Il Tribunale amministrativo, che ha sottolineato come la stessa ordinanza sia viziata da un “eccesso di potere”, ha ribadito come le Regioni possano adottare provvedimenti “locali” nelle more dell’adozione di un nuovo provvedimento e in situazioni successive che possano aggravare il “rischio sanitario” o comunque se si trattino di misure più restrittive.
I giudici hanno ancora evidenziato che la decisione della Regione non sia stata suffragata da un metodo scientifico che valuti il rischio epidemiologico e che, anzi, potrebbe mettere a rischio la gestione “coerente” adottata dal Governo.
BOCCIA: “LE LEGGI SI APPLICANO”
“Le sentenze e le leggi non si discutono ma si applicano. E questo deve valere per ognuno di noi”: così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, ha commentato l’esito del ricorso evidenziando poi come “La sicurezza sui luoghi di lavoro per lavoratori e cittadini è una nostra priorità assoluta nell’emergenza Covid-19. Il governo sta facendo ripartire il Paese in sicurezza. Non è la stagione delle divisioni, dei protagonismi e dell’individualismo”, ha concluso il titolare del dicastero.
SANTELLI: VITTORIA DI PIRRO
“Prendiamo atto della decisione del Tar, ma non nascondiamo il rammarico per una pronuncia che provoca inevitabilmente una battuta d'arresto ai danni di una regione che stava ripartendo dopo due mesi di lockdown e dopo immensi sacrifici da parte dei cittadini”.
Così Jole Santelli, presidente della Regione Calabria, che evidenzia invece come una “scelta così importante” sarebbe dovuta spettare invece alla Corte Costituzionale “l'unico organo - ha affermato - in grado di fare chiarezza sul rapporto tra governo centrale e Regioni. Valuteremo, pertanto, la possibilità di sollevare un conflitto di attribuzione davanti alla Consulta”.
La governatrice ha aggiunto inoltre che “Il Governo Conte, comunque, ha poco da esultare: si tratta di una vittoria di Pirro che calpesta i diritti dei cittadini, dopo che per 11 giorni l’ordinanza ha avuto validità. Per quanto mi riguarda, contesto con forza la decisione politica di impugnare l'ordinanza in esame e la volontà, da parte del Governo, di imporre le proprie decisioni con pervicacia e violando l'autonomia della Regione Calabria”.
LEGALE REGIONE: DECISIONE ININFLUENTE
L’avvocato Oreste Morcavallo, tra i legali della Regione ha invece definito la decisione del Tar come “rispettabile ma ininfluente”, considerando proprio come l’ordinanza e così come ribadito dalla Santelli sia attiva ormai da diversi giorni e che il Governo nel frattempo abbia già annunciato di voler riaprire proprio tutti i bar e i ristoranti.
(aggiornata alle 15:30)