Operazione Plinius 2: assolto Saverio Valente, non ci fu estorsione
Nella giornata di oggi la Corte d’Appello di Catanzaro ha prosciolto Saverio Valente, precedentemente accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di una cooperativa sociale operante a Scalea (QUI).
La difesa, affidata all’avvocato Italo Guagliano, ha dimostrato l’insussistenza dell’accusa, portando alla riforma della pronuncia di condanna pronunciata nel dicembre 2017 dal Tribunale di Paola.
La vicenda ha avuto inizio nell’ottobre 2015, quando Valente fu accusato di aver intimidito i membri di una coop sociale assegnataria di un terreno comunale in località Pantano, nel comune di Scalea, per la creazione di un orto sociale (QUI).
Secondo l'accusa, l'indagato avrebbe minacciato i componenti dell'associazione per costringerli a rinunciare al progetto, adducendo pretese sulla proprietà del terreno.
Tuttavia, dopo un lungo percorso giudiziario, la sua difesa ha dimostrato che Valente fosse il legittimo proprietario del fondo in questione, e pertanto, non sussistesse alcuna base per le accuse di estorsione mosse nei suoi confronti.