Idv a Crotone: cambiare il piano sanitario
“Cambiare l’impostazione del Piano sanitario di rientro adottato dal presidente della giunta regionale, rendendolo più adeguato alle esigenze dei territori. – Lo comunica una nota stampa dell’Idv Calabria - Su questo sono stati tutti d’accordo gli intervenuti all’incontro pubblico “Almeno la salute”, organizzato dal gruppo in Consiglio regionale dell’Italia dei valori e svoltosi ieri pomeriggio nella sala consiliare del palazzo comunale, sotto la presidenza del vicesindaco Teresa Cortese.
Il sindaco Peppino Vallone nel suo intervento ha invitato le forze politiche ed istituzionali ad un percorso comune tendente alla modifica delle previsioni contenute nel piano di rientro (la concentrazione dei servizi nei tre ospedali “hub” di Catanzaro,Cosenza e Reggio Calabria). «Crotone – ha sottolineato Vallone – non più considerato un ospedale provinciale ma subisce un declassamento a mero ospedale territoriale». La necessità di aprire un confronto sul piano di rientro è stata sottolineata dal consigliere regionale dell’Idv Giuseppe Giordano. «Scopellti – ha sottolineato Giordano – deve confrontarsi con tutto il Consiglio regionale. Il piano di rientro non è un piano sanitario regionale». Giordano ha criticato l’impostazione,definita ragionieristica, del piano di rientro e spiegato che tagli puramente lineari si traducono in tagli ai servizi essenziali. Il consigliere regionale dell’Idv Mimmo Talarico ha ribadito la necessità di difendere il diritto costituzionale alla salute e i livelli essenziali di assistenza sanitaria. Talarico ha espresso la disponibilità dell’Idv a sostenere l’eliminazione degli sprechi e di cambiare il modello sanitario regionale, garantendo però a tutti i cittadini il diritto alla salute.- Continua la nota - L’assessore comunale alla salute Piero Cotronei, direttore del dipartimento di medicina dell’Asp, ha illustrato le incongruità del piano di rientro. Cotronei ha criticato la divisione tra ospedali “hub” (i tre regionali) e gli ospedali “spoke” (tra cui quello di Crotone). «Si è consentito – ha spiegato Cotronei – al presidente della giunta regionale di adottare con il commissariamento un Piano sanitario regionale in modo surrettizio sotto le sembianze di piano di rientro».
«Con questo piano – ha aggiunto – si concentrano le specialità in tre ospedali e si despecializzano tutti gli altri. I tre ospedali sono proprio quelli che hanno provocato in misura maggiore il deficit sanitario regionale». Il direttore dell’unità di neonatologia Umberto Corapi ha sottolineato come il piano di rientro preveda solo tre centri di terapia intensiva neonatale, sopprimendo i centri di neonatologia di Crotone, Lamezia e Locri. Corapi ha ricordato i positivi risultati raggiunti dal centro di terapia intensiva crotonese, e i danni che provocherebbe la sua chiusura. Mario Talarico, direttore sanitario del Romolo Hospital, ha lamentato i tagli operati alla sanità privata. Dopo un breve dibattito i lavori sono stati conclusi dal capogruppo dell’Idv in Consiglio regionale Emilio De Masi che ha invitato le istituzioni locali ad alzare il livello della sfida, lamentando un diffuso disinteresse per i temi della sanità nel territorio. «Un’emergenza – ha osservato il capogruppo Idv – non si affronta con un approccio minimale, è una sconfitta assicurata ». De Masi ha criticato gli esponenti del centrodestra locale, accusati di appiattirsi sulle posizioni della giunta regionale e di non tutelare il territorio”.