Ospedale Crotone: De Masi (Idv), scongiurare il declassamento della struttura
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del Presidente del Gruppo IDV della Regione Calabria Emilio De Masi sull’ospedale di Crotone:
“È sul punto di essere varato l’atto aziendale, strumento periodico di aggiornamento e pianificazione delle politiche sanitarie locali. Trapelano, attendibili, indiscrezioni sulla stesura dell’atto dell’azienda crotonese che confermano la puntuale osservanza dell’orientamento contemplato nel piano di rientro dal debito sanitario regionale. C’è di che inorridire. Una spoliazione irresponsabile e pericolosa di strutture e servizi essenziali che dequalificherà, con la sua storia, dignità e futuro del nostro presidio. Un’accentuazione insopportabile di distanza nella dotazione strutturale con il resto dell’intera Calabria, e soprattutto un arretramento di consolidate e prestigiose entità mediche che, oltretutto, come ammettono tutte le più accreditate voci in materia, non produrranno che insignificanti risparmi.
Quasi l’ennesimo atto di discriminazione di un intero territorio. E ancora più inquietantemente un impietoso schiaffo all’istanza di salute di una realtà depredata di tutto il resto. Dinanzi a tutto questo, ogni indifferenza da parte di chiunque abbia titolo ad intervenire, acquisterebbe il senso di una inammissibile complicità. Allora, se si è ancora in tempo, immediatamente va riaperto un confronto, attraverso la conferenza dei Sindaci, il cui Presidente non ha mai mancato di riscontrare con rigorosa puntualità ogni circostanza che preludesse al declassamento dell’ospedale, che serva a scongiurare il rischio di un autentico impoverimento civile di tuta la provincia di Crotone, che non dispone che di un unico riferimento assistenziale.
Non sembrino, tali affermazioni, esasperate dalla personale posizione politica. Il riferimento di alcune delle decisioni caratterizzanti l’atto aziendale è paradigmatico della pericolosità che fatalmente ne deriverebbe sula “pelle” della nostra comunità. E’ prevista, tanto per fare qualche esempio, l’eliminazione della TIN ( terapia intensiva neonatale), la Patologia Neonatale stessa è declassata a Struttura Semplice, aggregata alla pediatria e dotata soltanto di 4 o 6 posti letto e di un nido., che non è peraltro più contemplata nelle linee guida che orientano i criteri assistenziali in questa delicatissima branca. Ed il tutto a fronte di un punto nascita che registra ben 1.500 parti all’anno. Davvero inqualificabile. Una misura che reclama una rivolta civile ed umana , da parte dei genitori ed i neonati che presentino criticità non altrimenti rimediabili che nella immediata disponibilità di strumenti e ambienti autonomi e moderni. Persino un insulto al futuro.
E naturalmente, tutte le altre previsioni, denunciate non solo dal sottoscritto, vengono sancite in un complessivo disegno di degrado del presidio alla condizione modesta di struttura di primissima ed insicura assistenza sanitaria. Non diversamente è decifrabile la volontà di dequalificare centri, insostituibili nella loro funzionalità ed a Crotone universalmente riconosciuti come eccellenti:: Oncologia, Geriatria, Dermatologia NPI apparterranno, d’ora in poi, agli annali che raccontano nostalgicamente la bella storia del nostro ospedale. Esistono tutte le ragioni per far valere, con i diritti dei cittadini, la dignità di un’intera classe dirigente”.