Ospedale Crotone: De Masi (Idv), presenta interrogazione alla Regione
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Emilio De Masi (Idv) per denunciare i disagi procurati dal ridimensionamento del nosocomio di Crotone:
Emilio De Masi, Capogruppo Idv in Consiglio Regionale, ha presentato un’interrogazione a risposta immediata al Presidente del Consiglio Regionale in ordine alla pianificazione delle politiche sanitarie nella Provincia di Crotone per sapere se, il Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria, intenda apporre dei correttivi ad un provvedimento che appare esageratamente lesivo nei confronti degli utenti e/o del personale medico, per sapere se i risparmi causati dal ridimensionamento della struttura ospedaliera crotonese sono così rilevanti da poter compromettere il diritto alla salute della popolazione interessata e in ultimo per chiedere se non ritiene opportuno che strutture dalla consolidata esperienza trentennale in questo delicatissimo settore non si debbano direttamente occupare di casi critici. E’ stato varato l’atto aziendale, strumento periodico di aggiornamento e pianificazione delle politiche sanitarie locali e da un’analisi dell’atto appare confermata la puntuale osservanza dell’orientamento contemplato nel piano di rientro dal debito sanitario regionale e cioè, è previsto un ridimensionamento di strutture e servizi essenziali che dequalificherà il nosocomio crotonese ed accentuerà un’insopportabile distanza nella dotazione strutturale con il resto dell’intera Calabria e, soprattutto, provocherà un arretramento di consolidate e prestigiose entità mediche. A fronte di un punto nascita che registra ben 1.500 parti all’anno, è prevista – continua De Masi- tra le altre cose, l’eliminazione della TIN (terapia intensiva neonatale) ovvero l’istituzione di 2 posti di terapia intensiva neonatale nell’ambito “dell’urgenza-emergenza” che dunque affida improvvidamente la gestione della criticità neonatale ad ambiente né competente né attrezzato e tutto ciò avviene, come confermato dalla stessa Regione Calabria, in violazione dell’accordo Stato-Regione. Manca in Calabria S.T.E.N. Regionale – incalza De Masi- che consente il trasporto con la necessaria celerità i bambini clinicamente critici e allo stesso modo è previsto un declassamento della Patologia Neonatale a Struttura Semplice, aggregata alla pediatria e dotata soltanto di 4 o 6 posti letto e di un nido (peraltro più contemplata nelle linee guida che orientano i criteri assistenziali in questa delicatissima branca). E’ prevista la dequalificazione di centri insostituibili nella loro funzionalità e universalmente riconosciuti come eccellenti, quali Oncologia, Geriatria, Dermatologia NPI e il ridimensionamento programmato produrrà notevoli disagi al territorio crotonese senza peraltro procurare significativi risparmi. I disagi procurati dal ridimensionamento del locale nosocomio- denuncia De Masi- sono ancor più gravi se si considera che tale Presidio Ospedaliero è l’unico della Provincia di Crotone e di gran parte della fascia ionica e in aggiunta, in determinate condizioni di avversità climatiche il servizio di elisoccorso non verrebbe assicurato, la popolazione interessata si è resa partecipe alla problematica in oggetto sottoscrivendo una petizione da presentare al Presidente della Regione e in pochi giorni sono state raccolte circa 3.500 firme che non possono essere ignorate”.
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