Crotone: Cooperativa Agorà sul diritto alla salute

Crotone Salute

Riceviamo e pubblichiamo nota congiunta della Coop. Soc. Agorà Kroton ONLUS, del Coordinamento Regionale Comunità Terapeutiche e Legacoopsociale Crotone sul diritto alla salute

"La Costituzione Italiana garantisce, da sempre, il diritto alla salute di tutte le persone che vivono sul territorio italiano. Questa garanzia, purtroppo, negli anni sta, mano a mano, sfumando, creando forme di disagio e precarietà.

Le manifestazioni di questi giorni, da parte dei cittadini crotonesi, portano noi, della Cooperativa Agorà, a fare una riflessione su come, ogni volta che si parla di riordino aziendale, o ci si appresta ad una nuova finanziaria (o come piace chiamarla ora “legge di stabilità), il cittadino comune paga le spese (letteralmente parlando) della mala gestione della sanità. Tutti i tagli fatti in questi anni non solo hanno limitato la possibilità di accedere ai servizi sanitari ed alle cure da intraprendere in caso di necessità, ma hanno progressivamente instillato nella mente delle persone la predisposizione a non curarsi perché impossibilitati a farlo. Tutto ciò risulta inconcepibile e provoca indignazione. Il cittadino, le persone, sono il centro, il fulcro dello stato e non possono essere marginalizzati con logiche manageriali che, oltretutto, dagli anni 80 in poi hanno sistematicamente fallito ed inoltre ogni volta che si immagina un taglio lo si immagina applicato al servizio, all’utente finale e non alla dirigenza, ai manager.

Il modello italiano era un vanto, un modello di riferimento, ed è stato usato male, ma come al solito, si preferisce distruggere la macchina funzionante e non il conduttore che la ha distrutta, e non ci riferiamo agli ultimi dirigenti arrivati ma a tutti quelli che negli anni si sono susseguiti, a tutti i livelli di responsabilità.

E’ impensabile che l’ospedale di Crotone si veda togliere sistematicamente servizi essenziali che garantiscano non solo la serenità del singolo cittadino, ma anche il ben-essere della collettività. Servizi come quelli di nefrologia, neonatologia, infettivi, etc., non possono essere impoveriti o annullati ma anzi, dovrebbero essere rilanciati, ottimizzati, resi competitivi, eccellenza.

La classe politica ed amministrativa, i nostri rappresentanti politici, devono avere il coraggio di abbandonare la mediocre logica del “pareggio di bilancio” ed osare “investire” in azioni che possano garantire il diritto alla salute ed una buona qualità della vita. Non devono permettere l’umiliazione del singolo che, oltre a vivere un momento di disagio, si vede costretto a migrare da un posto all’altro, quando può farlo, nella speranza di riuscire a trovare una possibile risposta ai suoi bisogni. D’altro canto, il cittadino crotonese, deve smetterla di lottare, manifestare per le cose che lo riguardano personalmente, ma deve difendere l’idea che nel nostro territorio DEVONO esistere strutture sanitarie e servizi, e una volta che esistono devono funzionare qualitativamente e quantitativamente. Devono capire che, in una logica adulta, quando esiste un disservizio all’interno della struttura deve essere denunciato e, soprattutto, deve smetterla di chiedere favori e dare potere a chi dovrebbe fare solo il suo dovere. Insomma, il cittadino crotonese, deve decidere di diventare attore attivo del suo territorio e non passivo come purtroppo succede".


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