Giovane Italia: “i parlamentari del Pdl hanno difeso il tribunale di Lamezia con i fatti”
“Se oggi, dopo il voto nelle Commissioni Giustizia di Palazzo Madama e Montecitorio, si può annunciare il mantenimento del tribunale di Lamezia Terme insieme agli altri uffici giudiziari calabresi messi a rischio dal riordino voluto dal governo Monti, il merito è dei deputati e dei senatori del Pdl, in particolare tutti quelli calabresi, che fin dal primo momento e senza tentennamenti hanno sostenuto la causa in sede parlamentare”. E’ quanto si legge in una nota della Giovane Italia di Catanzaro.
“Era evidente – continua il movimento giovanile del Pdl - la necessità di difendere ad ogni costo il mantenimento di presidi giudiziari in territori, come quello lametino, che subiscono il forte impatto della criminalità organizzata e nei quali serve un maggiore impegno da parte dello Stato, non certo un arretramento. Risulta piuttosto incomprensibile il comportamento dei senatori del Pd e dell’Udc, che nonostante i tanti proclami, alla prova dei fatti hanno deciso per l’astensione (Pd), che al Senato equivale a voto contrario, o per la non partecipazione al voto (Udc), proprio per evitare di astenersi. L’astensione del Pd ha addirittura provocato le dimissioni della senatrice Della Monica, che non ha condiviso la decisione del suo partito e del gruppo di non votare a favore del parere cui ella stessa aveva collaborato. Il Pdl ha invece difeso con un progetto organico e sulla base di parametri oggettivi, nei fatti e non a parole, la sopravvivenza dei tribunali calabresi. Quello ottenuto dal Pdl è un risultato politico straordinario nell’interesse dell’intera regione e dei cittadini calabresi”.