Chiusura Giudice di Pace a Petilia. Il sindaco Fera avvia una discussione
In vista della quasi certa chiusura degli uffici del Giudice di Pace che vedrà l’accorpamento degli uffici minori (Cirò, Petilia Policastro, Santa Severina, Savelli e Strongoli) a quello di Crotone, si è tenuto il 24 gennaio presso la sede comunale un incontro tra il sindaco Dionigi Fera e gli avvocati petilini per avviare una discussione e verificare la possibilità di mantenere in vita questo importante sede giudiziaria. La bozza del decreto - si legge in una nota del Comune di Petilia -, infatti, prevede la possibilità che gli enti locali interessati, anche consorziandosi tra loro, possano richiedere il mantenimento degli uffici del giudice di pace, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di eroga-zione del servizio, incluso il personale amministrativo che gli enti medesimi saranno tenuti a mettere a disposizione.
L’ufficio del Giudice di Pace di Petilia Policastro, oltre ad essere uno storico presidio per l’amministrazione della giustizia, rappresenta un servizio di grande utilità per tutti i cittadini e gli abitanti del distretto (Cotronei, Mesoraca, Petilia e Mesoraca) che, in caso di sua chiusura, dovrebbero recarsi a Crotone con conseguente ed ovvio disagio e presso un ufficio che sarebbe oberato per il numero di cause da seguire per tutta la provincia. Nel corso della riunione - continua la nota - è stato ribadito che è necessario uno straordinario senso di responsabilità di tutti e uno sforzo da parte dei Comuni del distretto per mantenere questo importante ufficio, anche se accollarsi tutti i costi di gestione non rappresenta un’impresa agevole per gli enti locali, visti i tempi che stiamo attraversando. La riunione è stata aggiornata al fine di consentire la partecipazione anche dei sindaci dei comuni che fanno parte del distretto di Petilia Policastro, la cui amministrazione è intenzionata a perseguire ogni opportuna iniziativa affinché tutti gli attori interessati facciano la propria parte per il mantenimento di questo indispensabile presidio giudiziario.