Comune Crotone: Giovane Italia, perché la città deve subire queste arroganze?

Crotone Politica

“Avevamo deciso di tacere e di calare un velo pietoso sul teatrino messo in campo dal centrosinistra in città, ma il presupposto è crollato dopo le esternazioni dei nostri "cari amministratori" di questi giorni. Le dimissioni del sindaco Vallone e il ritiro di queste hanno dimostrato a tutti i crotonesi la falsità e l'incapacità amministrativa di questo centrosinistra. - È quanto si legge in una nota stampa di Fabrizio Zurlo Presidente Giovane Italia Crotone - Non possiamo dimenticare le parole del sindaco e degli esponenti del Pd, IdV e Sel, dell'ultimo consiglio, che ci hanno spiegato che la "crisi di ferragosto" è nata per un confronto politico sulle emergenze della città, è stata creata per rilanciare il progetto del centrosinistra a Crotone, per "adeguare il programma elettorale alle nuove urgenze", riprendiamo testualmente il discorso di Contarino. E noi invece che eravamo convinti che la crisi fosse nata dalla richiesta di nuovi posti in giunta, dalla voglia di alcuni consiglieri di voler fare l'assessore. Che meschini che eravamo a pensare queste cose. Eppure non eravamo i soli. Il buon Peppino, nel suo comunicato, per spiegare le motivazioni delle sue dimissioni ha detto: "alla vigilia del consiglio (parliamo de delicato consiglio in cui si doveva salvare i lavoratori dell'Akrea) i segretari provinciali di Italia dei Valori e SEL hanno chiesto l’impegno scritto di modificare l’assetto di giunta, altrimenti, hanno comunicato, avrebbero disertato il consiglio stesso".

Cosa c'è di nobile e di (citiamo questa volta Iritale) autocoscienza critica, che avrebbe solo il centrosinistra, nel richiedere nuovi assessori? Perché la città deve subire queste arroganze da questi uomini? Solo per onor di cronaca, vorremmo sottolineare che nel consiglio comunale, non si è parlato nemmeno di uno dei problemi della nostra città! Se non bastasse il consiglio, ecco i nuovi paladini della città di Crotone cercare di spostare l'attenzione dai guasti della loro amministrazione, attaccando prima Scopelliti sulla sanità, come se loro, quando all'ospedale di Crotone si sperperava e si assumeva a colpi di tessere di partito, loro vivessero da un'altra parte. Ed è proprio Vallone ad accusare Scopelliti di essere un marziano. E qui abbiamo capito la verità, l'accusa di Vallone nasce proprio dalla sua conoscenza del pianeta Marte. Ecco da dove viene il nostro sindaco, e soprattutto dove va quando sparisce dalla città e di lui non si hanno più notizie. Potremmo finire qui, se non ci fosse stato l'attacco di Contarino e Megna al consigliere comunale Spanò, reo, secondo gli esponenti di PD e IdV, di (anche qui citiamo testualmente): “chi fa il saltimbanco a seconda del vento, non è credibile quando si erge a paladino della buona amministrazione“. Ma a chi si rivolgono i due compagni? a Spanò, oppure ai tanti consiglieri e assessori comunali che, nella passata legislatura, sono passati dalla corte di Pasquale Senatore a quella di Peppino Vallone? Oppure la critica vale a senso unico? Brutto vezzo quello di pensare che quando uno passa da sinistra a destra lo fa per interessi, ed invece q1uando fa il percorso contrario è un illuminato sulla via di Damasco.

Ma le burle di Megna e Contarino non finiscono qui. I due, - si legge ancora nella nota - evidentemente presi dalla goliardia estiva, attaccano Spanò per la sua attività di assessore (fatta con Vallone), di consulente del sindaco (sempre di Vallone) e di presidente dell'Akrea (nominato da Vallone), ma siamo sicuri che i due "buontemponi" volessero realmente attaccare Cesare Spanò e non direttamente Vallone? Ma soprattutto i due non erano parte politica e amministrativa di quella maggioranza? e dove sono le critiche di allora? Cesare Spanò si difende da solo, se ne ha voglia e ne sente il bisogno, noi però non potevamo tacere davanti a queste continue cialtronerie dei nostri amministratori. Crotone ha urgente bisogno di interventi seri e di persone in gamba, per cui, è chiaro al mondo, cari Vallone, Contarino e Megna, che non abbiamo più bisogno di voi”.


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