Chiara Sodano, dell’Istituto Comprensivo di Maida, sull’esperienza “Calabria Jones”
“Imparare in classe è una cosa, ma avere l’opportunità di poter vedere e toccare i beni archeologici è decisamente diverso, si tratta di un percorso didattico attivo e ricco”. La professoressa dell’Istituto Comprensivo di Maida, in provincia di Catanzaro, Chiara Sodano, commenta con entusiasmo il progetto regionale "Calabria Jones", grazie al quale oltre 4mila studenti, fino al prossimo mese di ottobre, potranno visitare i siti archeologici di maggiore pregio della nostra regione. Il percorso da loro scelto è stato “Kaulonia” che comprende il museo di Monasterace, la Cattolica di Stilo, il Museo di Locri e le bellezze di Gerace. “Abbiamo arricchito il nostro viaggio indietro nel tempo, fatto di visite ai musei e ai luoghi della nostra storia – afferma la professoressa Sodano - con attività laboratoriali proposte dagli esperti archeologi, durante le quali i ragazzi hanno ricomposto e restaurato le riproduzioni di cocci di arte greca”. Il progetto "Calabria Jones", ideato e promosso dall’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri e curato dalla Fondazione Field, ente in house della Regione Calabria, ha tra i suoi obiettivi principali quello di essere rivolto prioritariamente alle scuole ricadenti in territori ad alta densità criminale e a rischio dispersione scolastica. Quindi, in un’ottica di inclusione sociale e integrazione, anche ad alunni disabili ed extracomunitari. “Ascoltare la traduzione delle incisioni in arabo nella Cattolica di Stilo, come hanno fatto i nostri allievi stranieri – sottolinea la professoressa Sodano – è davvero un bell’esempio di apertura, multiculturalismo e convivenza civile sotto il profilo educativo e didattico, promosso ancor di più dall’innovativo e positivo progetto "Calabria Jones”, che può rappresentare una perla educativa della scuola calabrese". “La Giunta Scopelliti, nella sua collegialità - afferma l’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri - sta puntando molto sulle politiche per la scuola e il lavoro. Progetti come questo servono a costruire conoscenze, competenze e identità nei giovani calabresi, per fare in modo che, con provvedimenti concreti come quelli che abbiamo già messo in campo, la scuola diventi ancor di più uno strumento per costruire lavoro, democrazie e legalità”.