Calabria Jones. Istituto Comprensivo di San Fili di ritorno dall’avventura
“Un livello culturale e di accoglienza ottimi”. È il commento di Pietro Cribari, docente dell’Istituto Comprensivo di San Fili, in provincia di Cosenza, di ritorno dalle cinque giornate alla scoperta delle bellezze archeologiche di Vibo Valentia e della sua provincia. La scuola media di San Fili ha infatti partecipato al Progetto “Calabria Jones”, promosso dall'Assessorato Regionale alla Cultura, grazie al quale, fino al prossimo ottobre, circa 4mila allievi potranno visitare i siti storici e naturalistici più significativi della regione. “Quello ci ha entusiasmati – continua Cribari – è stato avere un Cicerone d’eccellenza nel museo di Soriano, il sindaco Francesco Bartone, che ha illustrato e accompagnato i ragazzi in un viaggio immaginario nella storia antica, stimolando gli alunni alla riflessione e rispondendo alle loro domande”. Il primo cittadino, da parte sua, plaude all’originalità del progetto “che ha permesso gli studenti di trasformarsi in piccoli Indiana Jones – afferma - ragazzi che, grazie alla Regione Calabria, hanno avuto modo di conoscere i giacimenti culturali calabresi, spesso in ombra per fare spazio ad altrettante bellezze fuori regione”. A commuovere il sindaco Bartone è stata un’affermazione genuina e sincera dei ragazzi, che durante l’anno scolastico erano stati portati in gita a Pompei e ne erano rimasti entusiasti: “Ma allora in Calabria ci sono tante Pompei”, avevano infatti commentato i piccoli esploratori durante la loro visita al museo di Soriano. Il sindaco Bartone, in attesa che anche la scuola del suo Comune partecipi al progetto Calabria Jones, ci tiene a sottolineare una cosa: “Anche se non faccio politica, credo che il Presidente Scopelliti e l’Assessore Caligiuri abbiano realizzato un progetto seriamente strategico per le scuole”.
“Sono stati cinque giorni intensi - racconta ancora il professore Cribari - scanditi da visite guidate al mattino e da attività laboratoriali al pomeriggio, senza tralasciare l’aspetto ludico nelle ore trascorse in piscina e nei giochi di gruppo”. Sono stati 43 gli alunni che hanno preso parte al progetto, tra questi anche disabili ed extracomunitari che hanno tenuto fede all’obiettivo principale dell’esperienza e cioè quello dell’integrazione. Tra le finalità del progetto c'è, infatti, quello di essere rivolto alle scuole ricadenti in territori a rischio dispersione scolastica o ad alta densità criminale. Un’esperienza unica, da ripetere. Questo il denominatore comune di tutte le esperienze appena concluse, garantiscono gli insegnanti accompagnatori, che per il prossimo anno suggeriscono di approfondire e ampliare i percorsi e le tappe, collegando gli itinerari provinciali dal punto di vista storico-antropologico. “Una grande operazione culturale che tende a rafforzare l'identità e a costruire durature premesse per uno sviluppo economico e civile basato sulla cultura, investendo in profondità sulle giovani generazioni", sottolinea l’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri.