Pacenza (PdL) su mancata riforma forestazione, montagna e agricoltura
Nonostante gli appelli al senso di responsabilità e il richiamo alla necessità di intervenire con tempestività ad una riforma per la trasformazione di Afor e Arssa imposte dalle legislazione nazionale; l’opposizione di centrosinistra ha deciso di strumentalizzare politicamente la questione, abbandonando colpevolmente l’aula”. Sono le considerazioni del presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza (PdL), in merito gli esiti dell'ultima seduta del Consiglio regionale. “Dico colpevolmente – commenta ancora l’onorevole Salvatore Pacenza – perché gli effetti negativi di questa mancata riforma ricadranno inevitabilmente, e ahimè ancora una volta, sugli stessi lavoratori, ma anche sulla Calabria che si ritroverà sul groppone dei vecchi carrozzoni che pesano circa 220 milioni di euro l’anno sul bilancio dell’Ente. Questo è il sintomo di una classe dirigente politica che non vuole cambiare e tiene ancorata un’intera popolazione verso quell’immobilismo e quell’inettitudine che in ambito nazionale fanno sempre puntare il dito sulla Calabria quando si parla di sprechi e paradossi.
Va invece dato atto alla maggioranza di centrodestra alla Regione di aver avuto il coraggio di portare fino in fondo questa riforma, difendendola in consiglio, così come in altri luoghi pubblici. In replica alle dichiarazioni rilasciate nel merito dalla segreteria generale della Cgil – prosegue l’onorevole Pacenza – ci tengo a sottolineare che, se c’è uno sconfitto quest’oggi, è proprio il centrosinistra che non è riuscito a convergere in Consiglio regionale e quindi a fare sintesi su un progetto di riforma così importante, nonostante il lungo e intenso lavoro di concertazione fatto in questi mesi con le parti sociali e le stesse forze di minoranza. Si è persa l’occasione di rendere un servizio utile in termini di risparmio sui servizi che queste due nuove agenzie sarebbero andate ad erogare in futuro e, inoltre, è svanito anche quel disegno di rendere produttivo l'immenso patrimonio forestale e montano che la Calabria possiede. È con queste convinzioni che mi sento di affermare oggi – conclude l’onorevole Pacenza – abbandoniamo i vecchi schematismi politici e operiamo nell’esclusivo interesse della Calabria perché i cittadini non meritano questo nanismo politico!”.