Reggio, caso Sarlo: archiviazione per 7 assessori regionali e una dirigente
Sono state archiviate le posizioni di otto persone indagate per abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sulla nomina della dirigente del Dipartimento controlli della Regione Calabria, Alessandra Sarlo. Si tratta degli assessori regionali Francescantonio Stillitani, Giacomo Mancini, Giuseppe Gentile, Pietro Aiello, Antonio Caridi, Mario Caligiuri e Francesco Pugliano, nonche' della dirigente Rosalia Marasco, difesa dall'avvocato Roberto Le Pera. Un decreto di archiviazione e' stato emesso nei loro confronti dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, che ha in tal senso accolto la richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Gerardo Dominijanni, titolare del fascicolo.
Un avviso di conclusione delle indagini e' stato invece emesso nei giorni scorsi per gli altri indagati coinvolti nel caso, il Presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, il vice presidente, Antonella Stasi, e l'assessore regionale al Personale, Domenico Tallini. Quest'ultimo era stato il primo a restare coinvolto nell'inchiesta assieme alla dirigente Rosalia Marasco, e solo successivamente si erano aggiunti alla lista degli indagati prima il presidente Scopelliti e i componenti dell'intera Giunta, considerato il fatto che la nomina della Sarlo avvenne con una decisione dell'intero esecutivo. Al vaglio degli inquirenti la possibile irregolarita' di quella nomina, che giunse nell'agosto 2011 dopo che era "andato a vuoto" un avviso interno per l'individuazione di un candidato che avesse i requisiti per l'incarico nella nuova struttura Controlli. Alessandra Sarlo, che nel 2010 e' stata per un breve periodo commissario dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, e' la moglie del giudice Vincenzo Giglio, arrestato nell'ambito dell'inchiesta denominata "Infinito" e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano su presunti rapporti con la cosca Lampada operante nel capoluogo lombardo.