Regione: nomina Sarlo, interrogato l’assessore Caligiuri
È toccato all'assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, essere interrogato, oggi a Catanzaro, nell'ambito dell'inchiesta sulla nomina della dirigente del Dipartimento controlli della Regione, Alessandra Sarlo, che ha coinvolto l'intera Giunta indagata per abuso d'ufficio. Caligiuri, accompagnato dall'avvocato Nunzio Raimondi, - scrive l'Agi - ha risposto alle domande del sostituto procuratore della Repubblica, Gerardo Dominijanni, titolare delle indagini, fornendo la propria versione e tutti i chiarimenti richiesti a proposito del caso. Nelle scorse settimane sono già comparsi davanti al pubblico ministero gli assessori Francesco Pugliano, Giuseppe Gentile, Piero Aiello, Giacomo Mancini, Antonio Caridi, Francescantonio Stillitani, e la vice presidente della Regione, Antonella Stasi. L'inchiesta, venuta alla ribalta nei mesi scorsi, ha inizialmente coinvolto l'Assessore al Personale, Domenico Tallini, e la dirigente Rosalia Marasco, e successivamente il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti.
Tempo dopo, infine, anche i componenti dell'intera Giunta regionale sono stati indagati, poiché la nomina della Sarlo avvenne con una decisione dell'intero esecutivo. Al vaglio degli inquirenti la possibile irregolarità di quella nomina, che giunse nell'agosto 2011 dopo che era "andato a vuoto" un avviso interno per l'individuazione di un candidato che avesse i requisiti per l'incarico nella nuova struttura Controlli. Alessandra Sarlo, che nel 2010 è stata per un breve periodo commissario dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, è la moglie del giudice Vincenzo Giglio, arrestato nell'ambito dell'inchiesta denominata "Infinito" e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano su presunti rapporti con la cosca Lampada operante nel capoluogo lombardo. Proprio oggi la Sarlo è stata sentita dagli inquirenti, a Catanzaro, a proposito dell'indagine relativa alla sua nomina all'Asp di Vibo.