Regione Calabria: giunta indagata per nomina dirigente
Si allarga l'inchiesta della Procura di Catanzaro sulla nomina della dirigente del Dipartimento controlli della Regione Calabria, Alessandra Sarlo. I componenti della giunta regionale calabrese sono stati iscritti nel registro degli indagati, con l'accusa di abuso d'ufficio. Lo stesso reato già contestato nei mesi scorsi al presidente Giuseppe Scopelliti ed all'assessore al personale, Domenico Tallini.
Alessandra Sarlo, moglie del giudice Vincenzo Giglio, presidente della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, arrestato lo scorso 30 novembre a Milano nell’ambito di un'inchiesta sulla 'ndrangheta, era stata nominata dirigente nel luglio 2011. La notizia dei nuovi avvisi di garanzia, riportata stamani dal "Quotidiano della Calabria", ha trovato conferma in ambienti giudiziari, dove, però, non si nasconde irritazione per la fuga di notizie sull'indagine condotta dal sostituto procuratore Gerardo Dominjianni. I nuovi avvisi di garanzia sarebbero, comunque, un atto dovuto, dopo le dichiarazioni rese al magistrato da Tallini, che aveva parlato della nomina come di una decisione collegiale dell'esecutivo.
Ai componenti della Giunta calabrese viene contestata la decisione di nominare una personalità esterna per l'incarico, che invece - è l'ipotesi investigativa - avrebbe dovuto essere ricoperto da uno dei dirigenti già in servizio.
h 17:52 | La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro ha aperto un fascicolo a carico di ignoti in cui si ipotizza il reato di diffusione di notizie coperte da segreto istruttorio in riferimento agli avvisi di garanzia emessi a carico dei componenti della giunta regionale calabrese per abuso d'ufficio. Lo ha detto all'Agi il procuratore capo Vincenzo Lombardo. "Si tratta - ha detto il procuratore - di notizie riservate, coperte da segreto, che non dovevano essere diffuse". In merito all'inchiesta sulla nomina della dirigente Alessandra Sarlo, all'origine degli avvisi di garanzia, Lombardo non ha rilasciato alcuna dichiarazione. La notizia dell'iscrizione degli assessori della Giunta nel registro degli indagati è stata pubblicata stamane da un quotidiano locale.