Regione: inchiesta nomina dg, ascoltati Mancini e Caridi
Sono ripresi oggi gli interrogatori dei componenti della Giunta regionale della Calabria tutti indagati per abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sulla nomina della dirigente del Dipartimento controlli della Regione, Alessandra Sarlo. Davanti al sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Gerardo Dominijanni, titolare del fascicolo, - scrive l'Agi - sono comparsi Giacomo Mancini e Antonio Caridi, rispettivamente assessore al Bilancio il primo e alle Attività produttive il secondo, i quali, affiancati dai propri legali, hanno fornito chiarimenti in merito a quanto contestato loro.
È stato rinviato a data da destinarsi, invece, l'interrogatorio dell'assessore Piero Aiello, mentre mercoledì dovrebbero essere sentiti gli assessori Mario Caligiuri e Giuseppe Gentile. Risalgono al 15 ottobre, invece, i primi interrogatori svolti dal pm, quelli della vice presidente della Regione, Antonella Stasi, e dell'assessore al Lavoro, Francescantonio Stillitani. L'inchiesta, venuta alla ribalta nei mesi scorsi, ha inizialmente coinvolto l'Assessore al Personale, Domenico Tallini, e la dirigente Rosalia Marasco, e successivamente il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. Nelle scorse settimane, infine, anche i componenti dell'intera Giunta regionale sono stati indagati, poiché la nomina della Sarlo avvenne con una decisione dell'intero esecutivo.
Al vaglio degli inquirenti la possibile irregolarità di quella nomina, che giunse nell'agosto 2011 dopo che era "andato a vuoto" un avviso interno per l'individuazione di un candidato che avesse i requisiti per l'incarico nella nuova struttura Controlli. Alessandra Sarlo, che nel 2010 è stata per un breve periodo commissario dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, è la moglie del giudice Vincenzo Giglio, arrestato nell'ambito dell'inchiesta denominata "Infinito" e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano su presunti rapporti con la cosca Lampada operante nel capoluogo lombardo.