“Caso Sarlo”, abuso d’ufficio: Stasi e Stillitani interrogati dalla Procura
Sono iniziati ieri pomeriggio, nella sede della Procura della Repubblica di Catanzaro, gli interrogatori relativi all'inchiesta sulla nomina di Alessandra Sarlo a dirigente del Dipartimento controlli della Regione Calabria, che ha coinvolto l'intera Giunta regionale i cui componenti sono indagati per abuso d'ufficio. La prima a comparire davanti al titolare delle indagini, il sostituto procuratore Gerardo Dominijanni, è stata la vice presidente della Regione, Antonella Stasi. A seguire l'Assessore regionale al Lavoro, Francescantonio Stillitani.
L'INCHIESTA, ha inizialmente coinvolto l'Assessore al Personale, Domenico Tallini e la dirigente Rosalia Marasco, e successivamente, il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. Nei giorni scorsi anche i componenti dell'intera Giunta sono stati indagati, a seguito della nomina della Sarlo avvenuta con una decisione dell'intero esecutivo. Al vaglio degli inquirenti la possibile irregolarità di quella nomina, che giunse nell'agosto 2011 dopo che era "andato a vuoto" un avviso interno per l'individuazione di un candidato che avesse i requisiti per l'incarico nella nuova struttura Controlli.
Alessandra Sarlo, che nel 2010 è stata per un breve periodo commissario dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, è la moglie di Vincenzo Giglio, il giudice arrestato nell'ambito dell'inchiesta Infinito coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano su presunti rapporti con la cosca Lampada operante nel capoluogo lombardo. La Procura aveva già sentito l'assessore al Personale, Tallini, e il governatore Scopelliti, che avevano ricevuto per primi l'avviso di garanzia, notificato successivamente a tutti i componenti dal momento che la nomina sarebbe stata effettuata dalla Giunta con provvedimento collegiale.
STASI: MASSIMA DISPONIBILITÀ | "Massima disponibilità a collaborare in ogni modo alle indagini della Procura di Catanzaro" e "ampi chiarimenti sulle motivazioni in base alla quali la Giunta ha proceduto alla nomina di Alessandra Sarlo", con la precisazione di "non aver mai intrattenuto alcun rapporto con quest'ultima". Queste le brevi dichiarazioni della vice presidente della Regione Calabria, Antonella Stasi, con cui ha riassunto i contenuti del lungo interrogatorio con il sostituto procuratore Dominijanni.
Il magistrato ha emesso a carico della Stasi come anche di tutti i componenti del la Giunta regionale calabrese un avviso di garanzia per l'ipotesi di abuso d'ufficio. Stasi è comparsa davanti al magistrato affiancata dal suo difensore, l'avvocato Francesco Laratta, e fuori dagli uffici della Procura ha mantenuto il massimo riserbo sul contenuto del lungo confronto, limitandosi a dire di aver spiegato al pm come si arrivò in Giunta alla nomina collegiale della Sarlo, con la quale la vice presidente della Regione ha voluto sottolineare di non aver avuto alcun rapporto.
Il secondo interrogatorio di ieri è quello dell'assessore regionale al Lavoro, Francescantonio Stillitani, che prima di incontrare il pm ha voluto comunque ribadire che la nomina della Sarlo sarebbe avvenuta secondo un iter del tutto normale in base al quale la Giunta non fa che avallare ciò che propone l'Assessore al ramo, e cioè in questo caso l'assessore al Personale, Domenico Tallini. A giugno fu proprio Tallini il primo ad essere indagato assieme alla dirigente Rosalia Marasco e a difendersi nel corso dell'interrogatorio davanti agli inquirenti sostenendo la tesi della collegialità della decisione.