Lamezia, due milioni di euro sequestrati al clan Giampà
Il gruppo della guardia di finanza di Lamezia Terme ha eseguito due decreti di sequestro preventivo di beni per oltre 2 milioni di euro alla cosca Giampà di Lamezia. I provvedimenti, emessi dal Gip del tribunale di Catanzaro, su richiesta della procura distrettuale antimafia del capoluogo calabrese riguardano 8 persone indicate come appartenenti alla cosca, coinvolte nell'operazione "Medusa", eseguita dai finanzieri con Polizia e Carabinieri, che nel giugno del 2012 ha portato all'arresto di 36 persone.
I finanzieri hanno puntato l'attenzione verso i patrimoni nella disponibilità degli indagati, in particolare nei confronti di Aldo Notarianni, esponente di spicco del clan e rappresentante di un gruppo, costituito dai suoi numerosi fratelli, vicino alla 'ndrina, indagati a vario titolo per associazione mafiosa, estorsione, usura e traffico di stupefacenti. Gli accertamenti patrimoniali e reddituali delle fiamme gialle, coordinate dalla procura distrettuale del capoluogo catanzarese, hanno riguardato sia gli indagati che i familiari, per complessive 18 persone. L'attività investigativa è durata circa sei mesi ed è stata basata su accertamenti bancari, interrogazioni delle banche dati reddituali e patrimoniali, ma anche su un' attività info-investigativa sul territorio, mirata a disvelare il tenore di vita degli indagati e dei loro nuclei familiari, nonché sulla fitta rete di atti e trasferimenti di proprietà di terreni e fabbricati posti in essere dai Notarianni per impedire l'accertamento della proprietà dei cospicui immobili di cui disponevano.
I provvedimenti riguardano, in particolare, i coniugi Aldo e Giuseppina Giampà, ai quali sono stati sequestrati due ville e due motocicli; Aurelio Notarianni al quale è stata sequestrata una villa con due auto; Luigi Notarianni al quale sono state sequestrate una villa ed un'autovettura; Antonio Notarianni, al quale è stata sequestrata un'auto d'epoca; Rosario Notarianni, Al quale sono state sequestrate 5 auto; Carmine Vincenzo Notarianni, al quale sono stati sequestrati 2 ville, 2 motoveicoli, 3 auto ed un ciclomotore d'epoca; Pasquale Notarianni , al quale è stata sequestrata una villa, oltre a 2 motoveicoli e 3 automezzi. Ad eccezione di Carmine e pasquale Notariali, tutti i soggetti raggiunti da misura ablatoria patrimoniale si trovano attualmente detenuti. Sono state sequestrate, inoltre, disponibilità finanziarie rinvenute su conti bancari per circa 24000 euro e accertamenti sono ancora in corso per individuare eventuali altre liquidità di cui gli indagati risultino disporre presso gli operatori finanziari. I beni erano, in alcuni casi, intestati a prestanome.