Operazione Medusa, carabiniere arrestato ed uno coinvolto
Due carabinieri sono coinvolti nell'operazione "Medusa", portata a termine stamani da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza contro la cosca Giampà di Lamezia Terme. L'inchiesta ha portato all'emissione di 36 ordinanze cautelari, due delle quali non eseguite, a carico di capi e gregari del clan.
Il primo militare coinvolto è l'appuntato Roberto Gidari, in servizio proprio a Lamezia Terme, che figura fra gli arrestati. Per lui l'accusa è di avere passato informazioni sulle indagini in corso agli esponenti del sodalizio criminale.
Il secondo militare, sempre in servizio a Lamezia Terme, risulta solo indagato, dal momento che il gip Assunta Maiore non ha ritenuto di dovere applicare alcuna misura. Nel corso della conferenza stampa per la presentazione dell'operazione, il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, ha detto al riguardo: "Il problema dell'infedeltà non riguarda solo i carabinieri, che comunque lo hanno affrontato e risolto al loro interno.
È un tema che ha acquisito una grande rilevanza nelle indagini della Procura di Catanzaro, dal momento che ora ci rendiamo conto del perchè ci sono difficoltà nell'ottenere i dovuti risultati nelle indagini". Borrelli ha aggiunto: "Andremo fino in fondo per individuare i ceppi malati nell'ambito delle forze di polizia giudiziaria, e questo sarà per noi un obiettivo prioritario perché solo così potremo avere successi maggiori". Duro anche il commento del colonnello Salvatore Sgroi, comandante provinciale dell'Arma: "Abbiamo la forza di contrastare coloro che non hanno rispetto per il giuramento prestato ad inizio carriera".
I NOMI DEGLI ARRESTATI| L'operazione "Medusa" contro il clan Giampà di Lamezia Terme ha portato all'emissione di 36 ordinanze di custodia cautelare, delle quali tre agli arresti domiciliari.
In carcere sono finiti il capo Francesco Giampà, alias "U Professore", 54 anni; Pasquale Giampà alias "Mille lire", 48 anni; Giuseppe Giampà alias "capu randi", 32 anni; Vincenzo Giampà alias "Enzo", 42 anni; Domenico Giampà alias "Buccacciello" 31 anni; Aldo Notarianni alias "Piluosci", 47 anni; Aurelio Notarianni alias "Pilousci", 49 anni; Maurizio Molinaro, 29 anni; Domenico Chirico alias "U batteru", 30 anni; Giuseppe Cappello, 27 anni, tutti di Lamezia Terme; Antonio Voci, 44 anni, di Sellia Marina; Vincenzo Bonaddio, 28 anni, di Soveria Mannelli; Vincenzo Arcieri, 52 anni; Vincenzo Giampà alias "Il camacio", 44 anni; Giuseppina Giampà, 41 anni; Vanessa Giampà, 23 anni; Pasqualina Bonaddio, moglie di Francesco Giampà, 50 anni; Alessandro Torcasio alias Cavallo, 29 anni; Pasquale Catroppa, 25 anni; Antonio Notarianni, 50 anni; Giovanni Notarianni detto Gianluca, 41 anni; Rosario Notarianni, 56 anni; Luigi Notarianni, 20 anni; Saverio Giampà, 25 anni; Davide Giampà, 23 anni; Claudio Paola, 26 anni; Egidio Umberto Muraca, 32 anni; Nino Cerra, 21 anni; Francesco Angelo Paradiso, 26 anni; Roberto Gidari, 47 anni.
Gli arresti domiciliari sono stati disposti, invece, per Francesca Teresa Meliadò, 26 anni; Domenico Chirico, 35 anni; Filadelfio Fedel alias "Delfino", 52 anni.
h.17:40| Nella stessa operazione sono finiti in carcere Rosa Giampà, 38 anni, e Luigi Notarianni, 38 anni, entrambi di Lamezia Terme. Avvisi di garanzia sono stati emessi a carico di Francesco Giampà, 50 anni; Domenico Chirico, 30 anni; Antonio Stagno, 44 anni; Alberto Giampà, 28 anni; Michelina Giampà, 43 anni; Emiliano Fozza, 36 anni; Domenico Sirianni, 29 anni; Francesco Vasile, 32 anni; Antonio Ventura, 28 anni; Andrea Cappella, 26 anni; Alberto Giampà, 31 anni; Antonio Notarianni, 50 anni; Giuseppe Notarianni, 52 anni; Carmine Vincenzo Notarianni, 55 anni; Filippo Cusumano, 65 anni; Gennaro Marrazzo, 40 anni.