Estorceva denaro per le famiglie dei detenuti, ritorna in carcere Notarianni

Catanzaro Cronaca

È ritenuto responsabile di tentata estorsione, aggravata dalla metodologia mafiosa, ai danni di due diverse attività imprenditoriali di Lamezia Terme. Così per Luigi Notarianni, 25enne del posto, sono scattate le manette.

Le indagini, condotte dalla squadra mobile di Catanzaro e dal Commissariato locale sono state coordinate dalla procura distrettuale antimafia del capoluogo, con la supervisione del Procuratore Capo Nicola Gratteri, hanno permesso di accertare un aumento di intimidazioni alle attività commerciali e imprenditoriali del territorio Lametino.

Dalle investigazioni sarebbe così emerso che Notarianni, scarcerato per fine pena il 26 marzo scorso e sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, avrebbe posizionato delle bottiglie incendiarie con cartucce e messaggi intimidatori nella sede di una autocarrozzeria e di un negozio di articoli per la pesca allo scopo di costringere i titolari a pagare.

Sembra che l’uomo, dopo le intimidazioni, avesse contattato almeno uno degli imprenditori, chiedendo denaro usando come motivazione la necessità di sopperire alle esigenze dei familiari sottoposti a regime detentivo.

Durante una perquisizione eseguita dalla squadra mobile e dal Commissariato di Lamezia Terme a casa di Notarianni, gli agenti hanno trovato 50 dosi di cocaina per un peso complessivo di 26 grammi, e 14.560 euro in banconote di diverso taglio.

Merce che ha portato all’arresto dell’uomo anche per detenzione ai fini di spaccio. Dopo le formalità di rito il 25enne è stato portato nel carcere di Catanzaro, a disposizione dell’autorità Giudiziaria.