Processo “Filo Rosso”: 2 assoluzioni e tante condanne riviste in Appello

Catanzaro Cronaca

La Corte d’Appello di Catanzaro si è pronunciata con due assoluzioni, alcune sentenze rivisitate ed altre confermate, nell’ambito del processo Filo Rosso.

L’operazione, scattata nel giugno 2017 (QUI), aveva colpito al cuore la potente famiglia di ‘ndrangheta dei Giampà di Lamezia Terme.

Le accuse per gli imputati variavano dall’associazione per delinquere di stampo mafioso all’estorsione a carico di esercizi commerciali ed imprenditori di Lamezia Terme, che avevano subito ripetute intimidazioni e danneggiamenti.

In particolare, la Corte d’appello di Catanzaro ha assolto perché il fatto non sussiste Roberto Castaldo e Gianluca Notarianni su due capi di imputazione, rideterminando per lo stesso la pena per le residue imputazioni in 16 anni e due mesi di reclusione.

Pena rideterminata anche per Saverio Giampà in 11 anni e 8 mesi di reclusione; Luigi Leone in 8 anni, 7 mesi e 10 giorni di reclusione con assoluzione per un capo di imputazione per non aver commesso il fatto; Giuseppe Cappello in 8 anni, 7 mesi e 10 giorni di reclusione con assoluzione per un capo di imputazione per non aver commesso il fatto.

Ed inoltre per Miche Bentornato in 4 anni, 5 mesi, 10 giorni di reclusione e 1.600 euro di multa, con assoluzione per un capo di imputazione per non aver commesso il fatto, ed interdizione dai pubblici uffici per 5 anni; Michael Mercuri in 1 anno e 4 mesi di reclusione; e Alberto Giampà in 4 anni e 5 mesi.