‘Ndrangheta, donne portaordini del clan: 36 arresti a Lamezia Terme
La Dda di Catanzaro ha emesso trentasei ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di presunti capi e gregari del clan Giampà di Lamezia Terme (Catanzaro). I provvedimenti - 34 dei quali eseguiti nel corso dell’operazione denominata Medusa - hanno impegnato la squadra mobile della Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza e gli inquirenti ritengono di aver fatto luce su una serie di atti intimidatori avvenuti ultimamente nella città calabrese.
Usura, danneggiamenti, estorsioni, favoreggiamento ed associazione mafiosa le accuse contestate a vario titolo agli indagati tra i quali anche diverse donne che - secondo gli inquirenti - avevano il ruolo di "portaordini" dei capi detenuti. Quest’ultimi grazie ai colloqui in carcere, facevano arrivare all'esterno i messaggi tramite le stesse donne e destinati agli accoliti.
All'esecuzione dei provvedimenti hanno preso parte 100 carabinieri, 60 finanzieri e 160 agenti di polizia. Numerose le perquisizioni eseguite contestualmente agli arresti. Per le 11 a Catanzaro, in prefettura, è prevista una conferenza stampa degli inquirenti.