Omicidio Zagami: 5 arresti nella cosca Giampà di Lamezia, identificati killer e mandanti?

Catanzaro Cronaca

La squadra mobile di Catanzaro ha notificato stamani cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere ad esponenti di primo piano della cosca Giampà di Lamezia Terme, nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Domenico Zagami, avvenuto nella cittadina il 14 agosto del 2004. Nei giorni scorsi 34 presunti esponenti della cosca sono stati arrestati sempre dalla polizia.

Il delitto è maturato nel corso di una cruenta guerra di mafia con la cosca avversa dei Cerra-Torcasio-Gualtieri. Le indagini hanno accertato responsabilità sia dei soggetti appartenenti al "gruppo di fuoco" sia quelle dei mandanti dell'omicidio inseriti nella cosiddetta "commissione" che definiva le decisioni illecite relative alla famiglia Giampà. I particolari saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà alle 11 in questura.

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La "cupola" della cosca Giampà ordino l'omicidio di Domenico Zagami, ucciso a colpi di pistola nell'agosto del 2004 in via dei Bizantini di Lamezia Terme. A rivelarlo è stato un collaboratore di giustizia, secondo il quale a decidere e ad eseguire l'eliminazione furono esponenti di vertice del clan lametino. Si tratta di Aldo Notarianni, Giuseppe Giampà, Vincenzo Bonaddio, Domenico Giampà e Maurizio Molinaro, arrestati stamane dalla squadra mobile di Catanzaro nell'ambito dell'operazione denominata "Medea".

Secondo il pentito Saverio Cappello, a pianificare l'omicidio furono Giuseppe Giampà e Vincenzo Bonadio, mentre egli stesso avrebbe guidato la moto con a bordo Domenico Giampà, esecutore materiale del delitto. Angelo Torcasio, oggi pentito, sarebbe "il basista" che indicò al gruppo di fuoco che era giunto il momento di entrare in azione, mentre Maurizio Molinaro, dopo il delitto, recuperò la moto dei killer per nasconderla. Già nei giorni scorsi la cosca Giampà era stata duramente colpita con l'esecuzione di 34 ordinanze di custodia cautelare ordinate dai magistrati catanzaresi nell'ambito dell'operazione "Medusa". I particolari dell'operazione di oggi sono stati illustrati stamane nell'ambito di una conferenza stampa dal procuratore della Dda di Catanzaro Lombardo, dall'aggiunto Borrelli, dal questore Marino, dal capo della squadra mobile, Ruperti e dal vice Paduano.