Per i sindaci della presila catanzarese la riapertura della SP 25 è una priorità assoluta

Catanzaro Infrastrutture

Alcuni sindaci del comprensorio presilano catanzarese si sono riuniti ieri, presso il palazzo municipale di Taverna (CZ), per affrontare nuovamente in modo unitario e determinato la questione relativa alla riapertura della SP 25 Arsanise-Catanzaro, andata per gran parte distrutta a seguito del violento nubifragio del 18 e 19 Novembre 2013. All’incontro erano presenti i sindaci di Taverna, con Eugenio Canino, di Albi, con Giovanni Piccoli, di Zagarise, con Pietro Raimondo, insieme al consigliere comunale del Comune di Magisano, con Franco Cristofaro, e il vicesindaco del Comune di Sorbo, con Marcello Aldo Infelise.

La chiusura forzata della suddetta strada sta provocando grave disagi alle popolazioni della fascia presilana che, per recarsi nella città capoluogo, debbono utilizzare la vecchia Nazionale con tempi di percorrenza raddoppiati, oltre gli enormi disagi per quanti sono costretti a recarsi quotidianamente nelle strutture sanitarie, tutte collocate nel capoluogo. Il pensiero degli amministratori è rivolto, infatti, verso tutti i soggetti diabetici, i dializzati, i malati oncologici e quanti hanno bisogno di speciali cure, ma anche ai tanti lavoratori e studenti che, in questo particolare momento di crisi, con le difficoltà indotte dalla chiusura di questa strada provinciale, subiscono ulteriori danni. Al termine della partecipata riunione, e sulla scorta di quanto già prodotto, i sindaci e gli altri rappresentanti riuniti si sono determinati per la costituzione immediata di un tavolo di crisi permanente. È stata fissata già per questo lunedì la prima data utile per la sottoscrizione di una proposta di intervento che dovrà coinvolgere tutti i tavoli e i livelli istituzionali, con l’immediato coinvolgimento dell'autorità prefettizia per la risoluzione di un problema non più rinviabile.

La proposta prevede due livelli di intervento: innanzitutto, si richiede che nel breve periodo si verifichi l'immediato ripristino del tracciato originario con opere anche provvisionali al fine di garantire la percorribilità del tratto stradale; successivamente, in un ragionevole periodo medio-lungo, il livello d’intervento dovrà riguardare la definitiva realizzazione della rete viaria deviando il tracciato, qualora fosse ritenuto opportuno, onde consentire finalmente il ritorno ad una giusta vivibilità di un territorio ricco di storia e di potenzialità ambientale, oggi fortemente condizionato dalla chiusura della SP 25. La determinazione delle amministrazioni locali, impegnate in ogni caso nell'interesse esclusivo delle popolazioni che rappresentano, sarà indirizzata a richiamare fortemente chi di dovere alle proprie responsabilità. All’Amministrazione Provinciale, in primis, e a quanti hanno diretta competenza tecnica, gli amministratori locali non consentiranno ulteriori ritardi nell’intervento, tantomeno di sottrarsi ai propri compiti. È facilmente prevedibile che, se le richieste non dovessero essere prontamente accolte, si passerà certamente ad una forte mobilitazione dei cittadini.

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