A Catanzaro disagi idrici a causa del maltempo
"La gestione dell'emergenza idrica post maltempo a Catanzaro fa rabbrividire per l'incompetenza e l'incapacità dimostrata dai vertici della Protezione Civile, della Sorical, dal sindaco Sergio Abramo". Lo affermano in una nota congiunta i gruppi consiliari Pd, Psi, Sel, Idv del Comune di Catanzaro, dopo l'ondata di maltempo che ha dannegiato la rete con il protrarsi degli interventi di manutenzione che stanno lasciando la citta' di Catanzaro senz'acqua da circa 72 ore.
"Nessun piano di assistenza ai cittadini, specie a quelli svantaggiati - evidenzia il centrosinistra - nessuna notizia chiara su tempi di ripresa e modi di tamponamento; nessuna iniziativa presa ne sul piano politico, ne sul piano amministrativo, ne sul piano organizzativo. la città di Catanzaro, capoluogo della regione Calabria, è stata letteralmente abbandonata ai suoi problemi. Chiediamo le immediate dimissioni dei vertici di Protezione civile e Sorical, e del sindaco Sergio Abramo, per manifesta incapacità. Chiediamo al Prefetto, Raffaele Cannizzaro, di avocare a se la gestione della situazione. Tremiamo al pensiero che la nostra città - conclude la nota - sia così impreparata e inerme di fronte alle emergenze".
Prima l'ondata di maltempo che ha paralizzato l'intera città di Catanzaro, con danni ingenti soprattutto per i privati, poi le conseguenze del nubifragio che hanno lasciato ancora conseguenze drammatiche. A partire dalla carenza idrica, con la gran parte dei quartieri della città capoluogo senza acqua potabile oramai da circa 72 ore.
Da palazzo De Nobili, sede del Comune, fanno sapere che "proseguono i lavori di riparazione dell'impianto di Santa Domenica (dover sono stati individuati grazie agli elicotteri altri punti di rottura), e il Comune ha predisposto un nuovo piano di erogazione, utilizzando in gran parte l'acqua proveniente dall'acquedotto silano del Guerriccio". L'acqua, in altri termini, viene razionata secondo un programma individuato per singolo quartiere.
Nel frattempo, però, montano le critiche e le polemiche, con i cittadini esasperati e i commercianti sul piede di guerra. Un nuovo affondo verso le istituzioni locali è stato lanciato da Legambiente Calabria che, in una nota, afferma: "Anni di negligenze, negazionismi e malagestione messi a nudo dalla pioggia. Acqua a non finire, ma per assurdo rubinetti a secco a Catanzaro, con la popolazione del capoluogo regionale calabrese costretta da quasi una settimana a disagi estremi, con la soluzione dell'emergenza che s'allontana ancora di qualche giorno per via del malfunzionamento dell'impianto di Santa Domenica. Un caso che impone un serio bilancio.
Di fronte a una situazione assurda - prosegue la nota - Legambiente Calabria ritiene di primaria importanza, al di la della dichiarazione dello stato di calamità naturale, se pur probabilmente indispensabile, stabilire e distribuire responsabilità, sancire nuove linee guida per la gestione di città e risorse naturali, rivedere e testare impianti, stabilire nuovi protocolli d'intervento più efficaci e risolutivi".
Secondo l'associazione ambientalista, "di certo non è possibile nascondersi dietro l'eccezionalità dell'evento: da anni si denuncia che la cementificazione del territorio avrebbe causato enormi pericoli per la tenuta delle infrastrutture e l'incolumità dei cittadini, da anni si invocano la manutenzione e il potenziamento degli impianti idrici". "Le nostre denunce sono rimaste inascoltate - dichiara Andrea Dominijanni, vicepresidente di Legambiente Calabria - e a cose fatte e' inaccettabile lo scaricabarile delle responsabilità. Gli ambientalisti non possono non puntare l'indice contro la Regione Calabria e la Sorical, di cui l'attuale sindaco di Catanzaro è stato presidente negli anni scorsi, per la mancata manutenzione degli impianti. Perchè ha del clamoroso che una città capoluogo di regione venga messa in ginocchio dalla pioggia, resti senz'acqua per giorni, viva una condizione di allarmante pericolo sanitario. Nell'immediato proponiamo l'utilizzo a fasce orarie dell'acquedotto Silano, l'unico funzionante, e l'implementazione delle autobotti per servire le zone della città altrimenti irraggiungibili. Inoltre, chiediamo l'intervento della Protezione civile per scongiurare ogni rischio per la salute degli abitanti. Ma è bene ribadire - conclude Dominijanni - che sulla vicenda non va tollerata alcuna minimizzazione. Adesso è l'ora delle risposte".
Per affrontare l'emergenza idrica che si trascina oramai da 72 ore, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha disposto l'attivazione di tre postazioni di rifornimento tramite autobotte a partire dalle ore 14,15.
Una postazione sarà nella zona Campagnella all'altezza della scuola elementare; una seconda postazione sarà ubicata in piazza Montenero per l'approvvigionamento del rione San Leonardo; una terza postazione sarà attiva in piazza Duomo.
(AGI)