Meetup di Catanzaro del Movimento 5 stelle sulla situazione della Sp 25

Catanzaro Politica

"Era il 19 novembre 2013, ormai quattro mesi fa, quando la furia delle acque devastava la S.P. 25 Arsanise Catanzaro sferrando un colpo quasi mortale alla condotta primaria dell’acquedotto S. Domenica che alimenta l’omonimo impianto di potabilizzazione a servizio dell’intera città di Catanzaro". E' quanto si legge in una nota del meetup di Catanzaro di M5s.

"E’ inutile - continua la nota - ripercorrere le gravose conseguenze e i disservizi che seguirono per più di una settimana al cedimento in più punti della condotta.

In quei giorni il Deputato Paolo Parentela, accompagnato da alcuni attivisti del Meetup M5S Catanzaro, si recò dapprima dal Sindaco Abramo e quindi dal Prefetto Cannizzaro a manifestare la propria disponibilità ad intervenire in tutte le sedi competenti a supporto della città e a suggerire l’intervento del Genio Militare per il superamento della fase emergenziale più acuta, magari con la messa in sicurezza del tratto di condotto più esposto agli elementi.

Quell’invito fu declinato con la giustificazione che le forze dispiegate dall’amm.ne comunale e dalla Sorical erano sufficienti a superare la fase emergenziale.

Dopo circa otto giorni e molte polemiche l’erogazione tornò lentamente alla normalità.

Due settimane fa, a seguito di una nuova pesante perturbazione, la città oltre ad aver dovuto fare nuovamente i conti con i danni, è ripiombata nell’incubo idrico causato da una nuova rottura sempre nello stesso tratto di strada; questa volta per fortuna l’emergenza è durata lo spazio di trentasei ore circa.

Dopo questa ennesima ferita inferta alla città l’opposizione comunale ha richiesto a gran voce l’intervento del Genio militare per la realizzazione di una variante che potesse assicurare il superamento definitivo dell’emergenza in attesa dei fondi per l’intervento definitivo e si sono anche avute critiche prese di posizione da parte dei sindaci di un comprensorio per il quale la S.P. 25 rappresenta anche un’importantissima via di comunicazione.

Nella data di sabato 15 febbraio alcuni attivisti del Meetup M5S Catanzaro hanno effettuato un sopralluogo sul tratto di strada interessato e hanno potuto osservare che nulla è cambiato da quel 19 novembre: il muro di contenimento della S.P. 25, o di quello che ne resta, si regge esclusivamente sulle palificazioni sottostanti che sono ormai fagocitate dalle acque del fiume Alli, tutto il materiale di riempimento è stato completamente dilavato, il tratto della condotta primaria risulta esposto in più punti alla furia degli elementi, sono chiaramente visibili i punti oggetto delle riparazioni precedenti e a monte residuano pericolosi smottamenti di porzioni di parete rocciosa che minacciano la tubazione esposta.

Ma v’è di più … alcune centinaia di metri più in là, sotto il viadotto dove la condotta transita in pieno alveo fluviale, sorretta da alcuni piloni di cemento, si può verificare un’altra situazione di criticità : uno dei piloni di sostegno è stato portato via dalla piena, la condotta rimane quindi pericolosamente sospesa nel vuoto e sottoposta ad una eccessiva flessione strutturale, alcuni degli altri piloni adiacenti mostrano le fondazioni semiscoperte e scavate dall’acqua e, in particolare, il tratto di condotta successivo a quello rimasto sospeso nel vuoto evidenzia un parziale distacco dal relativo pilone di appoggio, sintomo di un probabile spostamento di quest’ultimo dalla propria posizione di quiete. Ora, senza alcun intento polemico, appare appena il caso di evidenziare come si mostri non più procrastinabile la immediata messa in sicurezza di questo tratto di condotta di vitale importanza per una città di 90000 abitanti.

Non è più tollerabile protrarre lo stato di inerzia a fronte delle situazioni plurime di pericolo ampiamente riscontrate in loco. Reiteriamo pertanto l’invito al Sindaco Abramo, in qualità di massima autorità di protezione civile in ambito comunale, a voler rompere gli indugi e richiedere l’intervento del Genio Militare per la messa in sicurezza della condotta del Santa Domenica onde evitare di dover presto affrontare una nuova emergenza dettata questa volta dall’incuria più che dal maltempo".

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