‘Ndrangheta: processo Cosa Mia, assoluzioni e riduzioni pena
Il processo d'Appello Cosa Mia, scaturito dall'omonima operazione contro la cosca di 'ndrangheta dei Gallico di Palmi, si è concluso con una sfilza di assoluzioni e riduzioni di pena. La Corte d'Appello di Reggio Calabria, presidente Bruno Finocchiaro, ha assolto per non aver commesso il fatto, Umberto Bellocco, che in primo grado era stato condannato a 18 anni di reclusione. Oltre a lui, assolti anche: Carmelo Sgro'; Lucia Gallico; Maria Antonietta Gallico; Vincenzo Sgro'; Elena Sgro'; Giovanni Cedro; Francesco Campagna.
La Corte d'Appello, inoltre, ha rideterminato la pena, elargendo sconti ad altri nove imputati. Pene confermate, invece, solo per quattro imputati, e pena aumentata per un quinto imputato per effetto della continuazione tra due condanne. Il sostituto procuratore generale Adriana Fimiani aveva chiesto la conferma di tutte le condanne inflitte dal gup Antonino Lagana' nel rito abbreviato di primo grado. Con l'operazione Cosa Mia, cui nel frattempo si sono aggiunti i capitoli 2 e 3 con altre operazioni, gli inquirenti avevano svelato l'infiltrazione del clan Gallico nei lavori sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria con l'imposizione del pizzo pari al 3% del valore dei lavori assegnati alle imprese vincitrici di un appalto sull'A3. (AGI)