‘Ndrangheta: clan Gallico, sequestrati beni per 150 mln

Reggio Calabria Cronaca

Beni per circa 150 milioni di euro sono stati sequestrati dagli uomini dei centri operativi Dia di Roma e Reggio Calabria e della Polizia di Stato della città dello Stretto e di Palmi a carico di due persone. Si tratta di Giuseppe Mattiani e del figlio Pasquale, nonché di alcuni componenti il loro nucleo familiare, in qualità di terzi intestatari.

Il sequestro, secondo quanto si apprende, è il risultato di due attività di indagine condotte dal Centro Operativo Dia di Roma, dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato dalle quali sarebbe emersa la contiguità dei due alla cosca di 'ndrangheta dei Gallico.

Tra i beni sequestrati, un hotel a 4 stelle in Palmi e un hotel di Roma, situati in uno dei quartieri più esclusivi e a maggiore densità turistica della capitale. Maggiori dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 12 bel l'ufficio del Procuratore della Repubblica presso la D.D.A. di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, alla presenza del Questore, Guido Longo e del Capo del Centro Operativo D.I.A. Col Gianfranco Ardizzone. (AGI)

h 15:27 | Si chiama Pasquale Cagliostro il collaboratore di giustizia le cui dichiarazioni, unite alle investigazioni della Polizia di Stato nell'ambito delle operazioni denominate "Cosa Mia" contro la cosca di 'ndrangheta dei Gallico, hanno consentito alla Dia ulteriori indagini che hanno portato, in sinergia con la Squadra Mobile reggina e il commissariato di Palmi, al sequestro per 150 milioni di euro nei confronti degli imprenditori Giuseppe Mattiani e suo figlio Pasquale.

Il procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, ha spiegato nel corso della conferenza stampa tenuta in procura, che per i due imprenditori è emerso un quadro di pericolosità evidenziato dalla contiguità alla cosca Gallico, nonché un quadro di sproporzione tra redditi dichiarati e beni posseduti, tale che ha consentito la misura d'urgenza emessa dal Tribunale sezione misure di prevenzione di Reggio Calabria.

A integrare le investigazioni di Polizia e Dia anche le intercettazioni delle conversazioni tenute nel carcere di Secondigliano da Giuseppe Gallico. Quanto alla Dia, ha chiarito il comandante del Centro operativo di Reggio Calabria, colonnello Gianfranco Ardizzone, le indagini sono ancora in corso.

Gli inquirenti ora vogliono verificare, come ha sottolineato anche il Questore di Reggio Calabria Guido Longo, se i capitali necessari per l'ingente investimento che ha portato i Mattiani ad acquistare nel 1998 un albergo a 4 stelle sul monte Gianicolo, a Roma, fossero in qualche modo oggetto di riciclaggio da parte della cosca Gallico. Una eventualità che ad oggi non è assolutamente emersa dalle indagini, ed è proprio per escludere tale ipotesi, che allo stato attuale è solo una pista investigativa, che le indagini della Dia proseguiranno.