MGff School in the city: Steve Della Casa e il cinema popolare italiano

Catanzaro Attualità

La settima giornata del Magna Graecia Film Festival School in the City è iniziata molto presto stamane con la proiezione alle ore 8.30, presso l'I.T.I.S. di Catanzaro, del film di Giuseppe Piccioni “Il rosso e il blu”, lavoro sul mondo della scuola che prende lo spunto narrativo dal libro omonimo di Marco Lodoli.

La pellicola è un'opera fiduciosa, che vanta un cast di tutto rispetto, da Riccardo Scamarcio a Magherita Buy e Roberto Herlitzka, che crede che sia ancora possibile fare qualcosa, trovare dei livelli di comunicazione e comprensione, provare simpatia e solidarietà verso gli altri esseri umani, riscattarsi in virtù della cultura e dell'amore.

La mattinata è proseguita presso il Liceo Classico di Catanzaro dove l'eclettico Steve Della Casa ha presentato agli studenti il suo documentario “I Tarantiniani”. Della Casa, uno dei più grandi critici cinematografici presenti in Italia e conduttore del programma radiofonico “Hollywood Party”, ha spiegato il perché del suo lavoro: “Quentin Tarantino ama il nostro cinema popolare tanto da aver estrapolato da questo genere di film elementi linguistici e narrativi per collocarli all'interno dei maggiori successi da lui diretti.

Nessuno ha mai ascoltato veramente gli ispiratori di questa svolta. L’idea di questo documentario è stata proprio quella di dare la parola ai registi del cinema popolare italiano per poter spiegare come realizzavano questi film, come nascevano le loro scelte, come impostavano il proprio lavoro. Abbiamo raccontato l’idea di cinema che spingeva i nostri registi, tra i quali Lamberto Bava, Ruggero Deodato, Sergio Leone, Luciano Martino, a realizzare pellicole che la critica italiana ignorava ma che uno come Tarantino ha ritenuto fondamentali per la propria preparazione”.

Steve Della Casa ha stimolato i ragazzi ad alimentare la propria cultura cinematografica: “Quando ero ragazzino si andava al cinema più spesso, ora, un italiano si reca a vedere un film, in media, due volte all'anno. Il cinema non è più il divertimento preferito dagli italiani, sostituito dalla radio e, ovviamente, dal web. L'ultimo lavoro che vorrei fare, prima di ritirarmi nella mia casa in campagna, è quello di raccontare la storia delle sale cinematografiche, un luogo pieno di fascino e di ricordi”. Gli incontri sono stati moderati dal giornalista cinematografico Antonio Capellupo.