Al Mgff School in the City la storia de “La Siciliana ribelle”. Oggi c’è Giannini
La storia de “La Siciliana ribelle” è stata al centro della seconda giornata del MGFF School in the City. La manifestazione, diretta da Gianvito Casadonte, è inserita nella II edizione del Festival Cinematografico della Calabria organizzata dalla Calabria Film Commission nell'ambito del progetto “Calabria Terra di Festival” cofinanziato dalla Regione Calabria, Assessorato alla Cultura.
Il Palazzo Assanti di Squillace, con i ragazzi del Liceo Artistico, è stata la cornice suggestiva della proiezione del film diretto da regista Marco Amenta e prodotto con il sostegno del Ministero per i Beni culturali. L’opera del cineasta di origini palermitane, autore anche de “Il fantasma di Corleone”, è la trasposizione sul grande schermo della docu-fiction del 1997, destinata alla tv, dal titolo “Diario di una siciliana ribelle” che, invece, è stato mostrato agli studenti del Liceo Classico Galluppi nel pomeriggio.
Protagonista della pellicola è Rita Atria, la diciassettenne siciliana che nel 1991 decise di presentarsi davanti ai giudici per denunciare gli assassini del padre e del fratello minando dal basso le fondamenta del sistema mafioso. La protezione garantita dalla magistratura non servì però ad evitare una tragica fine: la ragazza morì suicida dopo gli attentati a Falcone e Borsellino. L’approccio “coraggioso” al mezzo cinematografico che caratterizza i lavori di Amenta, è messo qui al servizio della verità al fine di aggirare le trappole del mondo sommerso proprio del clan siciliano. Secondo il giovane regista è necessario dare maggiore visibilità ai sacrifici affrontati nel comune obiettivo di risvegliare la coscienza, da troppo tempo sopita, dell’intera comunità civile, cercando di catturare l’attenzione specialmente dei più giovani. “La storia universale di Rita rappresenta un monito per noi che siamo tutti vittime della Mafia - ha detto Amenta commentando l’intensa giornata del MGFF School in the City -. Per diffondere una spontanea e radicata cultura antimafia è necessario, allora, esercitare un reale diritto di voto, non rinunciare all’atto della denuncia contro chi costringe migliaia di commercianti a pagare il pizzo, lasciarsi aiutare dalle forze di polizia per non sottostare al giogo del potere”.
La seconda giornata della kermesse cinematografica si è conclusa con la proiezione di due corti: “Due Minuti” di Giuseppe Frustaci e “Margerita” di Alessandro Grande. Quest'ultimo lavoro, alla sua prima catanzarese, dopo aver raccolto 30 premi nei maggiori festival internazionali, è stato molto apprezzato ed applaudito dal pubblico.
Grande attesa oggi per l'arrivo di uno dei più grandi attori del panorama cinematografico nazionale e non solo. Giancarlo Giannini sarà al MGFF School in the City ed incontrerà alle ore 12 i ragazzi del Liceo Classico Galluppi ai quali terrà una lezione di cinema. Il pomeriggio, invece, alle ore 18, sarà nell'Aula Magna della Facoltà di Sociologia dell'Università Magna Graecia di Catanzaro (via Scesa degli Eroi, 23 – nei pressi del palazzo del Comune) per la proiezione del film che lo vede nella duplice veste di regista e attore, “Ti ho cercata in tutti i necrologi”. La pellicola è stata girata in parte in Aspromonte con il contributo della Calabria Film Commission.