Sacal nella bufera, Oliverio tira la cloche: Cda si dimetta! Subito un nuovo Consiglio

Calabria Infrastrutture

Oliverio pare voler dare una sferzata, accelerando i tempi e anticipare il rinnovo del Consiglio d’Amministrazione della Sacal Spa dopo la bufera giudiziaria che ha investito la società di gestione dell’aeroporto di Lamezia terme ed affidataria, da poco, anche di quella degli altri due scali calabresi, Reggio Calabria e Crotone.

Il governatore ha difatti chiesto a Gaetano Pignanelli, che rappresenta la Regione in seno al Cda dell’azienda, di rassegnare le dimissioni. “La Sacal ha bisogno di voltare pagina” ha detto spiegando che l’invito a Pignanelli “va proprio nell’ottica di consentire le anticipazioni del rinnovo degli organi” ma anche, a suo dire, di “garantire il rilancio delle attività aeroportuali e stabilire un necessario clima di serenità ed efficienza nella gestione della società”.

Ma il presidente della Giunta va oltre chiedendo di dimettersi anche agli altri componenti del Cda: per ragioni “di opportunità” ha detto, nell’interesse di garantire “un futuro gestionale agli scali calabresi” e, dunque, arrivare subito alla costituzione dei nuovi organi di gestione.

Pignanelli, ha voluto ribadire Oliverio, così come d’altronde aveva già fatto ieri, “dopo le prime indiscrezioni di un anno fa sull’inchiesta giudiziaria, che vedevano coinvolti i vertici della Sacal, su mia indicazione, aveva chiesto le dimissioni dell’intero consiglio di amministrazione al fine di sgomberare da subito ogni ombra sulle attività della Sacal”.

“Il collegio dei Sindaci – nelle more della convocazione dell’Assemblea di Soci per nominare l’organo gestione – garantirà, come prevista dalle norme, l’ordinaria amministrazione ed il regolare svolgimento dei servizi”.

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